Annullato il sequestro del MUOS, l’impianto sarà restituito al Ministero della Difesa

No MuosDietrofront! Tutto ritorna come prima! Nella infinita lotta tra Davide e Golia, il primo torna a soccombere sotto il potere dispotico del gigante.

Dopo il sequestro dell’impianto MUOS, di Niscemi, predisposto qualche settimana fa, da Gip, su richiesta della Procura di Caltagirone, adesso, la quinta sezione del Tribunale della Libertà di Catania, ha annullato il precedente decreto di sospensione. I giudici del Riesame hanno accolto la richiesta dell’Avvocatura dello Stato, di “restituire” l’impianto al Ministero della Difesa. Il MUOS, “Mobile usaer objective sistem”, della stazione “Naval radio transmitter facility” (Nrtf), è in fase di realizzazione all’interno della riserva naturale orientata “Sughereta di Niscemi”, area di inedificabilità assoluta e sito di interesse comunitario.

Il 6 ottobre scorso, alla vigilia della grande manifestazione nazionale di protesta, era stato predisposto il sequestro preventivo del sistema radar, per violazioni dei vincoli paesaggistici fissati dal decreto istitutivo dell’area protetta. Cinque erano state le informazioni di garanzia emesse dalla Procura calatina, il reato ipotizzato era violazione sulle leggi ambientali. “Attendo le motivazioni del Tribunale della Libertà – ha detto Paolo Giordano, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltagirone – per valutare la possibilità di proporre ricorso per Cassazione. Intanto le indagini continuano, con l’audizione di numerose persone informate sui fatti, dalle cui dichiarazioni potrebbero giungere elementi utili ad approfondire l’intera vicenda”. L’esecuzione del provvedimento era stata affidata ai carabinieri e alla polizia municipale che si erano avvalsi della compagnia carabinieri di Sigonella e del comandante del 41° Stormo dell’Aeronautica militare di Sigonella.

Il Muos è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta, composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione proprio in Sicilia, a Niscemi. L’impianto, gestito dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare. L’installazione nell’area di Niscemi è stata al centro di numerose proteste di residenti, rappresentanti locali e associazioni ambientaliste. Ma le novità dell’ultima ora… sono inaudite! L’altra sera, il Consiglio Comunale di Niscemi, riunito in “seduta straordinaria”, per far fronte alla “richiesta di attraversamento di mezzi pesanti nel territorio di Niscemi”, presentata dalla ditta Comina srl di Piano Tavola, dei mezzi, cioè, destinati alla base americana che trasportano materiale per l’ultimazione dei lavori del Muos, ha deliberato il “divieto assoluto di transito di articolati e mezzi che trasportano attrezzature, armi e quant’altro destinate alla base”, considerato che da agosto del 2012 il Comune di Niscemi è stato dichiarato, con giusta delibera comunale, “Territorio Comunale smilitarizzato”.

Ma il divieto è stato praticamente ignorato, o meglio, raggirato. Il primo camion, infatti, è arrivato alla base, intorno alle sei del mattino, dall’ingresso che ricade nel territorio di Caltagirone, utilizzando la Vittoria-Gela e poi la Caltagirone-mare. Subito dopo, dei tecnici, imbragati di tutto punto, hanno iniziato l’assemblamento delle parabole. A questo punto, i sindaci del circondario, insieme ai Comitati No MUOS, hanno deciso di istituire presìdi permanenti davanti agli ingressi della base per impedire l’accesso dei camion e dei tir. Adesso si aspetta una ferma presa di posizione del nuovo presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che già in campagna elettorale aveva dichiarato di essere contrario all’installazione del MUOS nel territorio niscemese. Dopo le parole, si aspettano i fatti!

Angelo Battiato

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