Zona Commerciale di Misterbianco, la Beirut bombardata

Zona Commerciale MisterbiancoLe continue chiusure dei esercizi commerciali, anche di quelli radicati da tempo, nella zona commerciale di Misterbianco, rappresentano un fenomeno che spaventa i commercianti, e che deve far riflettere il paese.
Le vendite continuano a calare, i costi degli affitti dei locali ad aumentare e la concorrenza non locale ad essere spietata.

A soffrirne di più sono i piccoli imprenditori, per i quali mantenere in vita la loro tanto sudata attività comincia a diventare un lusso a cui, ad un certo punto, sono costretti a rinunciare.
Fino a dieci anni fa la zona commerciale di Misterbianco contava oltre 700 imprese commerciali.
Oggi quella visione è una mera illusione. Tutto ciò a scapito delle centinaia di lavoratori che si sono visti sottrarre il proprio posto di lavoro.
La zona commerciale di Misterbianco era negli anni passati, prima della carica dei grossi centri commerciali dislocati in ogni angolo della città, un’importante risorsa per lo sviluppo economico di tutto il territorio.
Oggi un'area che potenzialmente potrebbe essere una piccola oasi racchiusa all'interno del nostro paese, giace trascurata ed abbandonata.
Vani gli interventi delle amministrazioni comunali che si sono succedute in questo decennio, nel realizzare una serie di interventi strutturali per riqualificarne e renderne più funzionale l’assetto viario e per renderla più accessibile agli utenti.

Anche l’impegno della Confcommercio di Misterbianco non è stato indifferente, lo scorso mese – racconta Gaetano Musumeci, Vice-presidente della Confcommercio di Misterbianco – abbiamo organizzato un forum per discutere di questo tema.
Per l’occasione abbiamo riunito i commercianti della zona, mentre l’Amministrazione ha partecipato nella figura dell’Assessore alle attività produttive Orazio Panepinto.

Il forum nonostante sia servito per fare il punto della situazione, ha lasciato nei commercianti un po’ di rammarico: “ il riferimento – spiega Musumeci- va alla mancata presenza del Sindaco Antonino Di Guardo.
I partecipanti vista la delicata situazione economica del territorio erano certi che avrebbero potuto interloquire anche col primo cittadino, ma cosi non e stato e ci si chiede perché”.
La crisi fa paura – sostengono i cittadini - ma sembra non parlare cinese.
I cinesi, infatti, al contrario dei nostri concittadini, nella zona commerciale vedono la loro oasi nel deserto.

Sono ormai decine gli store, grandi e piccoli, sorti a Misterbianco, proprio lì dove negli anni addietro nacquero i grandi centri commerciali come Auchan, Metro, Brico, Scaringi, etc. che per anni sono stati “pane” per migliaia di operai, oggi cassintegrati, disoccupati e fondamentalmente disperati.
La crescita dei negozi cinesi – sostiene il Vice-presidente di Confcommercio di Misterbianco – è senz’altro un altro fattore che incide in maniera negativa. Spesso i prodotti venduti non rispettano le norme previste dall’unione europea.
Se a venderli fossero dei commercianti locali sicuramente in breve tempo incorrerebbero nelle opportune sanzioni previste dalla legge, mentre spesso ciò non avviene in questi store, i cui gestori operano in un contesto molto meno controllato.

La cisi della zona commerciale sembra non vedere alcuno spiraglio, anche se Musumeci è certo di ciò che andrebbe fatto “posto che questa crisi ha una origine certamente nazionale, e anche vero che l’Amministrazione dovrebbe ritornare a occuparsi di questa zona con una manutenzione ordinaria. Oggi – conclude il Vice-presidente di Confcomrcio – le aiuole sono completamente abbandonate e spesso anche l’illuminazione pubblica viene interrotta”.
Punta il dito contro la speculazione degli ultimi anni invece un noto imprenditore della zona: “ Personalmente – dichiara J.R.- ritengo che un grosso peso in questa crisi ce l’abbiano avuta i centri commerciali, sorti come funghi nella provincia di Catania. Vantiamo un record, probabilmente a livello europeo, che non fa invidia a nessuno.

L’apertura di questi centri non ha fatto altro che peggiorare un contesto economico già di per sè provato da fatti nazionali e sovranazionali”.

Giusy Letizia Percipalle
Presidente Comitato Cittadino Misterbianco
Gruppo Facebook la Voce di Misterbianco

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