In mostra alla Galleria Civica d'Arte di Misterbianco, dal 25 ottobre al 9 novembre 2014, le pregevoli sculture dell'architetto Gianluigi Benanti, 39 anni, nato e cresciuto a Siracusa dove opera, nonchè "figlio e nipote d'arte" (artisti infatti la mamma e lo zio Capodieci).

La sua arte, passione innata che comprende anche la pittura, è vissuta come liberazione dalla quotidianità e bisogno di esprimersi in libertà da schemi e condizionamenti. Dall'architettura e dalle vecchie maestranze di una volta, nella mitica Ortigia, Benanti importa ed utilizza svariati materiali e tecniche con grande capacità creativa, con un costante lavoro psicologico che trasmette forti emozioni e sensazioni; dalla costruzione alla frammentazione, dalla distruzione alla rigenerazione.

L'anatomia è centrale, il dolore, la prigionia e la liberazione prendono corpo dalle sue opere con l'uso accurato e personale di argilla, ferro zincato, cera, sabbie, scagliole, legno, acrilico, resina, ficodindia... Un'arte che non vuol essere mai "commerciale"; e che dalla tristezza dominante del primo periodo deve pur evolvere in un percorso di serenità e gioia. E Gianluigi, che espone dal 2012, qui "racconta" le sue opere ed una parte di se stesso.

video e intervista sono di Roberto Fatuzzo