Una genialità anticipatrice: la Politica di Pace di Luigi Di Sarro

LA casa editrice catanese Miti Futuri diretta da Pietro Barcellona dedica una monografia a Luigi Di Sarro, l'artista romano scomparso tragicamente ventitrè anni fa. Una eredità raccolta dalla energica madre nel "Centro di Documentazione e Ricerca Arte Contemporanea Luigi Di Sarro" a Roma, la galleria diretta dal catanese Natale Platania. Intanto le foto dell'artista sono in mostra presso la Galleria Muvita di Genova. E presto presso l'Università di Catania.

E’ l’attualità della
“politica di pace” a sostanziare la visione anticipatrice di Luigi Di Sarro,
geniale e poliedrico artista romano (si contano oltre ai suoi appunti, progetti,
poesie e una vastissima produzione artistica), precocemente scomparso nel
febbraio del ’79 a soli trentasette anni.
Una singolare monografia -
“Politica di Pace, Luigi Di Sarro, New York 1971” - curata da Patrizia
Ferri, esce in questi giorni per i tipi catanesi delle Edizioni Miti Futuri,
neonata editrice diretta da Pietro Barcellona, con il coordinamento di Natale
Platania docente di Plastica Ornamentale all’Accademia di Belle Arti di
Catania e direttore artistico in pectore del Centro Ricerca
Documentazione Arte Contemporanea “Luigi Di Sarro” di Roma.
 Il volume
raccoglie non solo gli atti delle giornate di studio che la facoltà di Scienze
della Formazione dell’Università di Genova ha organizzato nello scorso maggio
ma anche le incisioni, gli acquarelli, le fotografie, le matite, le calcografie,
gli acrilici che Luigi Di Sarro eseguì nella Grande Mela proprio nel 1971 nel
corso di un intenso soggiorno.
Di quell’esperienza e di questo libro ce ne
parla proprio la madre di Luigi, energica ed infaticabile pluriottantenne che ne
ha raccolto l’eredità nel centro romano dedicato all’artista, uno spazio
unico in Italia, aperto alla sperimentazione e all’esposizione soprattutto
delle generazioni più giovani anche catanesi: “E’ l’intuizione della
scelta della politica
di pace
che rende attuale questa pubblicazione. Preferirei dare una lettura
non in termini estetici ma principalmente in chiave sociale: l’arte di Luigi,
la sua personalità, i suoi interessi si muovevano contro la guerra, contro il
razzismo; se nel ’71 l’America usciva da quella devastazione che fu il
Vietnam – continua la signora Di Sarro - oggi si appresta ad organizzare,
pilotando le dinamiche del disordine mondiale, l’ennesimo conflitto in
Medioriente”. Ecco perché l’opera di Luigi Di Sarro “scienziato della
libertà”, è ancora assai viva e presente. “Ci saranno coloro - scriveva
infatti l’artista - che cominceranno ad ascoltare l’aria, l’acqua, la
terra ed il fuoco e conosceranno il bene”.
Il volume è anche una sorte di
catalogo per la grande mostra personale che ha allestito il Museo Muvita di
Arenzano (Ge) fino al 13 ottobre.
La stessa mostra sarà ospitata dall’Ateneo
catanese all’inizio del prossimo anno.

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