Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti

ANPI CataniaE’ passato più di un mese dall’entrata in vigore ( 8 agosto) della legge n.94 del 15 luglio 2009 recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, meglio nota come “pacchetto-sicurezza”.

Disposizioni che, come evidenziato im molte occasioni dalla sezione Anpi di Catania - con denunzie, comunicati e iniziative in città anche in sinergia con altri Soggetti cittadini sensibili -, hanno introdotto un insieme di pesantissime conseguenze sulle condizioni di vita in Italia di molte centinaia di migliaia di persone, uomini, donne e bambini, irregolari essendo privi del permesso di soggiorno, appellati, in maniera dispregiativa “clandestini”.

Si violano i diritti umani fondamentali e vitali e si condannano questi esseri umani ad una vera e propria morte civile.

Tra le tante “regole” discriminatorie e vessatorie in particolare spicca l’introduzione del reato di clandestinità. Punito con la denunzia in aggiunta alle enormi pene pecuniarie, ed anche con l’arresto e la chiusura in carcere come atto immediato (per coloro che non hanno osservato un precedente ordine di espulsione), la “reclusione” nei CIE ( centri di identificazione ed espulsione) e l’espulsione.

In questo primo numero del bollettino non intendiamo entrare ulteriormente nel merito della legge.

Ci preme in particolare segnalare gli effetti materiali sulle persone che si sono determinati nel territorio di Catania e della provincia con l’operatività del “reato di clandestinità”, a partire dall’8 agosto, sui cittadini migranti irregolari che sono stati denunziati, portati in carcere, espulsi.

Non sono “quantificabili” o “misurabili” i danni alla salute e di natura emotiva e psicologica che subiscono i migranti irregolari presenti nella nostra area, privati di fatto della possibilità di ricorrere alle cure sanitarie pubbliche dopo l’arresto di due migranti “clandestini” operato nell’ospedale Cannizzaro a Catania. Di certo prevale il terrore di essere espulsi e non tanto la necessità di cura o l’emergenza sanitaria.

Ovviamente non esiste un “centro” di informazione di pubblico accesso.

Nella ricostruzione degli eventi bisogna affidarsi alle notizie riportate dagli organi di informazione locali.

Quindi, l’elenco degli avvenimenti successivamente riportato può risultare parziale e non completo.

  • Catania 9 agosto: un senegalese di 20 anni e un tunisino di 26 anni sono stati arrestati presso l’ospedale Cannizzaro di Catania. Si erano recati al pronto soccorso per avre cure sanitarie.
  • Acireale, 12 agosto: denunciato un albanese di 29 anni e arrestato un albanese di 26 anni.

  • Acireale,14 agosto: un cittadino romeno, tre cittadini albanesi, rispettivamente di 29, 42 e 29 anni, sono stati denunziati o arrestati.

  • Catania, 19 agosto: recuperato in mare il cadavere di un giovane immigrato.

  • Acireale, 19 agosto: un albanese è stato denunziato alla Procura, inoltre sono stati notificati cinque decreti di espulsione: a due cittadini albanesi e a tre cittadini tunisini.

  • Viagrande, 20 agosto: un albanese di 22 anni è stato arrestato.
  • Mazzarrone 28 agosto: cinque tunisini sono stati arrestati.
  • Catania, 29 agosto: 33 egiziani, facenti parte di un gruppo di 52 migranti che giorno 26 agosto sono stati fermati in un peschereccio vicino alle coste di Siracusa, sono stati espulsi e fatti partire dall’aeroporto di Catania.
  • Adrano, agosto: un cittadino marocchino di 29 anni, in procinto di sposarsi con una ragazza del paese, è stato arrestato.
  • Acireale, 5 settembre: arrestato un albanese di 34 anni, denunziati per l’espulsione un albanese e un tunisino.

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