Tre riflessioni

Pippo Gullotta A chi ha letto i miei interventi con interesse chiedo scusa per la mia assenza da questo sito per troppo tempo.
A chi non ha gradito i miei scritti non chiedo scusa per il mio ritorno, ma dico che le critiche non mi spaventano, anzi mi stimolano a fare meglio e di più; il confronto e il dialogo sono stati da sempre punto fondante della mia vita, che ho trasferito in politica (e non viceversa).
La campagna elettorale che sta per giungere a conclusione mi impone alcune riflessioni che ho il piacere di condividere con i lettori.

La prima riflessione parte dalla considerazione che quanti di noi sopravvivranno a questa fase della stagione politica, hanno il dovere, (sottolineo DOVERE), a qualunque schieramento appartengano, di riportare il confronto e la dialettica entro un alveo di civiltà e correttezza, senza la quale la politica apparterrà vieppiù alla categoria degli ultras del calcio: si tifa per fede a qualunque costo, anche con la violenza. Con questi presupposti non solo non cresce la città ma non cresce neanche la coscienza collettiva e i cittadini si avviliscono.

La seconda riflessione riguarda i cittadini soprattutto quelli che hanno assistito passivamente alla campagna elettorale, subendola come si subisce un torto o peggio una violenza; a loro dico che partecipazione vuol dire libertà; scegliere in democrazia non è solo un diritto ma soprattutto un dovere, il dovere che conferisce potere alla rappresentanza.
Un grande scrittore e politico risorgimentale, fautore dei moti milanesi del 1848, Carlo Cattaneo diceva: ” La partecipazione alla vita della società è un fattore fondamentale nella formazione dell'individuo: il progresso può avvenire solo attraverso il confronto collettivo. Il progresso non deve avvenire per forza, se avviene, avverrà compatibilmente con i tempi: sono gli uomini che scandiscono le tappe del progresso. Chi ha diritto non ringrazia …. Il popolo deve tenere le mani sulla propria libertà…..”

La terza (e ultima) riflessione riguarda il Sindaco che verrà.
“Un politico”, diceva De Gasperi, “pensa alla prossima elezione. Uno Statista alla prossima generazione”. Ecco perché ho scelto Nino Condorelli. Perché pensa e agisce guardando al futuro. Passione, volontà e intelligenza …. basta poco per essere bravi.

Pippo Gullotta PdL

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