Sul noi

La farsa della politica ha avuto il suo epigono, nelle sue espressione del peggio, del meno peggio e dell’inqualificabile balordaggine!!!

Una stupidità diffusa e capillare, sia a livello locale che nazionale e transnazionale. La pandemia, crudele e imperdonabile, sta per lo meno sviscerando i lati più abietti dei personaggi dediti all’amministrazione della cosa pubblica. E il peggio, sopra ogni cosa, è quella fetta di gente che ancora tentennano e giustificano, se non addirittura condividono e apprezzano sceneggiate ed insensatezze di taluni personaggi pubblici.

Ci riferiamo, per la chiarezza e la concisità, alle ultime vicende in America, ai precari equilibri del governo nazionale, alle incandidabilità e alle candidabilità dei “piccoli miserabili” locali, ai raccatta slogan nostrani che abbiamo, ahimé, mandato nei palazzi regionali e nazionali.

Insomma, una catastrofe dentro una tragedia immensa.

Necessita una ripartenza, con urgenza e determinazione, bisogna lavorare alacremente per la costruzione di un laboratorio politico, creare competenze e conoscenze sulla gestione della cosa pubblica, sull’uso delle risorse e sulla valorizzazione del pensiero produttivo.

Non servono, adesso, né colori variopinti né arcobaleni smunti, servono carte e penne per redigere progetti che diano la possibilità di migliorare la nostra qualità di vita,  serve coraggio, passione e rispetto assoluto per la dignità umana. Ma soprattutto, ora più che mai necessita coerenza, sentimento, orgoglio ed attenzione per gli improcrastinabili interessi collettivi e sociali delle persone che abitano nella città.

Necessita una politica sganciata dalle facciate senza sostanze, dai vocalizzi ripetuti e propagandistici, dagli stendardi che nascondono caste ed interessi personali. Urge riprenderci la politica, la nostra casa per la città, la voglia quotidiana di essere i soli veri protagonisti della nostra vita privata e pubblica, le nostre opinioni, le nostre volontà e bisogni.

Per far ciò necessita creare delle reti sociali capillari e diffuse nei nostri territori, nei quartieri, nelle piazze, che ci tengano costantemente informati sulle azioni politiche e amministrative che vengono adottate e proponendo noi stessi le scelte più corrette e utili da intraprendere. Pensiamo che la delega sia un sistema che produce inevitabilmente privilegi e poteri e senso di irresponsabilità e beceri individualismi. Pertanto, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità nel dire e nel fare, compartecipando giorno dopo giorno alla gestione dei propri interessi, di quelli dei propri figli e dei cittadini che abitano la sua stessa Terra.

Ci mancano, i nostri “pisoli”, le battaglie, le gioie condivise, l’entusiasmo, la voglia di accarezzare il “mondo”, il piacere di sentirci attori protagonisti di questo grande palcoscenico politico, l’aggregazione sociale e le relazioni interpersonali.

Ritorneremo, statene pur certi, forti di aver riconosciuto le nostre superficialità nell’aver riposto speranze e fiducia a chi non meritava e a chi si è ingiustamente impossessato della nostra bontà. Noi vogliamo esserci perché ci siamo sempre stati e perché non ci accontentiamo di riavere solo una piccola parte di ciò che ci è stato tolto. A presto!

Pasquale Musarra

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