Secondo stop di fila

ASD Citta' di MisterbiancoSecondo stop di fila per il Città di Misterbianco che dopo la battuta d'arresto casalinga contro lo Sporting Soccer Club cede il passo anche in casa dell'Imbrò Meraco, compagine quadrata, ben messa in campo e pronta a colpire su ripartenze fulminee.

La prima parte della gara vede il Città di Misterbianco approcciare la partita nel migliore dei modi, con circa 15 minuti di buon possesso palla e movimenti che però non hanno dato la giusta finalizzazione: per ben due volte (Bruca e Marchese) sono arrivati vicinissimi al vantaggio. Sbilanciandosi alla ricerca del goal si è più propensi a subire ripartenze avversarie ed infatti alla prima occasione utile l'Imbrò Meraco affonda e insacca la palla dell'1 a 0. Nel frattempo un atteggiamento più grintoso degli ospiti ha portato subito al tiro libero i locali che alla prima occasione finalizzano allargando il vantaggio. Sul finire della prima frazione di gara è ancora la squadra di casa ad andare in rete e a mandare tutti negli spogliatoi sul risultato parziale di 3 a 0

Il secondo tempo vede il Città di Misterbianco provare a recuperare il terreno perso e iniziano subito con sprint, andando a pressare l'avversario fin dentro la propria area. Dopo circa 14 minuti arriva il goal che accorcia le distanze siglata da Scavuzzo. Ma da lì a poco ogni speranza svanisce perchè sale in cattedra l'arbitro capace di inventarsi regole, interpretazioni delle stesse e chi più ne ha più ne metta. Non siamo soliti cercare alibi sulle sconfitte ma in alcuni casi un minimo di "denuncia" sullo scandaloso livello di alcuni direttori di gara bisogna farlo. Tantissime società fanno enormi sacrifici per fare ciò che vogliono fare con passione e poi si vedono contrastati da incompetenti figure messe al centro di un campo senza sapere nemmeno perchè sono li. Un secondo tempo durato all'incirca 20 minuti perchè interrotto più e più volte da black-out all'interno del palazzetto che ha lasciato al buio tutti per moltissimo tempo ma per di più interrompendo la continuità di gioco della gara. Vorrei vedere qualsiasi squadra essere in grado di giocare una gara ufficiale a determinati ritmi con interruzioni continue. Ma non è tutto, alla ripresa della gara il direttore della stessa è stato in grado di assegnare un recupero ridicolo, che forse poteva essere utile solo a colmare il tempo perso ogni volta che si provava a rendere meno scivoloso il campo di gara, ieri più adatto al carling che al calcio a 5.

Emanuele Vella

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