Se crollasse il ponte?

Ponte GraciHo sognato il crollo di un ponte, si quello tra Misterbianco e Motta, il “ponte Graci“, quello costruito nei primi anni 70. Immagino che gran problema creerebbe nelle strade collaterali a Misterbianco e Motta.
Per esempio la SS 121 aumenterebbe di un buon 50% il traffico e le vie di accesso avrebbero una sofferenza continua , con tanti addetti dell’ANAS e Vigili a gestire il traffico di camions, autobus e macchine.
In quella banalissima strada cheda Motta porta a Misterbianco e viceversa, ovvero il cavalcavia, ha una funzione non indifferente.

Sulla S.P. 13 la zona dove è ubicato il Ristorante degli Amici fino all’ ingresso di Motta, “vivono” oltre 300 aziende, se ognuna di queste aziende ospitasse giornalmente la media di 3 dipendenti e se giornalmente venisse visitata almeno da 5/8 clienti al giorno e se considerassimo che qualche migliaio di persone si muovono in direzione Catania e viceversa e altrettante ne frequentano scuole, licei o università, giusto per farci due conti, sapremmo e capiremmo che, in media, migliaia di persone veicolano da e per questa zona.

Facciamo sempre finta che il ponte potrebbe cadere e quindi il traffico verrebbe deviato per Piano Tavola , altra zona franca , senza traffico, e dovrebbe immergersi , per far ritorno nuovamente sulla SS 121 quindi in direzione Catania … ops ho detto immergersi, che potrebbe sembrare un lapsus … ma non lo è. Poiché sotto il ponte di Piano Tavola è impossibile attraversarlo, quando cadono 4 ..dicasi 4 gocce d’acqua…(una segnaletica apposita , ne fa riferimento). Quindi nessuno , mai nessuno penserebbe di deviare il traffico da quella parte... chiaro ?

Ci sarebbe l’alternativa, a poche centinaia di metri più avanti si potrebbe andare in direzione Via Luna o strade parallele (via Carducci) , per poi sbucare sulla Provinciale 13 per Motta di fronte il complesso Ninfo, ma prima bisognerebbe ri- immergersi nuovamente nell’acqua (ma solo quando piove) del sottopassaggio verso la Via Luna,.. a questo punto non resta che allungare strada in direzione Etnapolis e … li... bisogna fare molta attenzione a non prendere il sottopassaggio verso il Centro Direzionale della SP (rifornimenti di Pappalardo)… perché anche in questo caso bisogna rituffarsi in una lago dove si rischia di rimanerci dentro con tutta l’auto.

Ecco , presumo che a nessuno verrebbe MAI in mente di buttare giù il ponte Graci , senza prima , pensare, progettare e migliorare quanto ci vuole per rendere una vita normale a migliaia di lavoratori, agenti di commercio, insegnanti e studenti che si muovono per le zone che ho precedentemente citato.

Il ponte Graci “non crollerà” è stato già buttato giù, per una ovvia dichiarazione di inagibilità e non perché un veicolo di trasporto eccezionale gli abbia sbattuto contro, ma ciò che non riesco a capire, perchè nessuno, dico nessuno ha pensato di organizzare una viabilità seria intorno a questo “ maledetto” ponte.

Sarebbe opportuno sapere cosa si dice negli uffici dell’ANAS o della Regione Siciliana, quali sono le previsioni, i tempi per un progetto , per bandire una gara d’appalto e per una eventuale …. credo ... impossibile realizzazione del PONTE.

Per tutto questo, temo che i tempi, per risalire nuovamente su un cavalcavia che attraversi la Superstrada di Paternò, saranno lunghissimi, tanto lunghi a tal punto che, nessuno fa delle previsioni. Forse si parlerà di anni due o tre…o forse mai più.

Attendiamo fiduciosi, che Governi di nuova formazione , Deputati alla Camera siciliani o sottosegretari di primo pelo, o consiglieri regionali dell’hinterland , si interessino alla questione , senza false promesse , ma con senso di responsabilità.

Melo Melia
Titolare di un'azienda ubicata sulla Provinciale 13
(Contrada Tiritì dal 2001)

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