Scuola materna Belsito

Recentemente, ma forse sarebbe meglio aggiungere anche attualmente, la nostra provincia è interessata da fenomeni sismici di una certa rilevanza. L’eruzione ancora in corso dell’Etna, con lo sciame sismico che si porta dietro, non ci fa certo dormire sonni tranquilli ...

Recentemente, ma forse sarebbe meglio aggiungere anche attualmente, la nostra provincia è interessata da fenomeni sismici di una certa rilevanza. L’eruzione ancora in corso dell’Etna, con lo sciame sismico che si porta dietro, non ci fa certo dormire sonni tranquilli, pur essendo noi gente che con i movimenti tellurici ci convive da sempre. E’ vero che non abbiamo dovuto pagare, in termini di vite umane, il prezzo altissimo di altri nostri connazionali, vedi Molise, ma purtroppo ancora una volta abbiamo dovuto fare i conti con l’approssimazione che distingue spesso il nostro operato, come la sicurezza nelle scuole, che dovrebbe essere prioritaria, giacché sono direttamente interessati i nostri figli, vale a dire i beni più cari che possano avere i cosiddetti adulti, per i quali nessun prezzo, nessuna cifra sia pur astronomica può essere proposta come contropartita. Chi è genitore d’altra parte sa, a meno che ci sia in giro qualche snaturato dagli istinti a dir poco inumani, che la loro incolumità è la prima fonte di preoccupazione in famiglia. Questa premessa tuttavia vuole essere da spunto su dei quesiti che riguardano direttamente la nostra area di residenza, e cioè il territorio del comune di Misterbianco. Io abito nella frazione di Belsito, ho due figli, dei quali uno va alla scuola materna impiegata per tale scopo. In realtà si tratta di alcuni locali siti al piano terra di un edificio di cinque piani, privi delle norme di sicurezza più elementari. In particolare voglio soffermarmi su ciò che riguarda l’eventuale rapida evacuazione degli stessi in caso di terremoto o incendio. Essendo presente una sola, stretta, porta che fa da accesso e da uscita, che da su un altrettanto stretto corridoio, mi chiedo come una sessantina di bambini di età che va dai 3 ai 5 anni, insieme al personale docente e agli assistenti, possano in pochi secondi raggiungere l’unica via di fuga, in caso di malaugurata calamità, senza danno. Le richieste di sopralluogo, di realizzazione di una seconda via d’uscita e in generale di chiarimenti sulla messa a norma dei locali, fatte dai genitori dei piccoli alunni non hanno portato finora ad alcun risultato. Infatti, tutto è attualmente rimasto come lo era uno o due anni fa. La sensazione è quindi che nessun grave episodio che capiti qui o altrove cambi la mentalità attendistica e prettamente burocratica, nel senso peggiore del termine, che caratterizza sia il personale preposto a tali scopi che quello politico-amministrativo. E a noi genitori non resta altro che fare una scelta tra le poche opzioni che ci rimangono, e cioè:

1. decidere di rassegnarsi e ritirare i bambini dalla scuola materna di Belsito e tenerli a casa;

2. iscriverli ad una scuola privata e pagare per avere i servizi essenziali di cui sopra;

3. essere costretti a continuare a mandarli, soprattutto per problemi logistici legati al lavoro dei genitori o cose simili, alla scuola materna di Belsito e pregare tutti i giorni che Dio li preservi da eventuali “incidenti”.

Combattuto per la scelta tra queste disarmanti possibilità mi chiedo anche se dovremo, insieme agli altri genitori, in ultima analisi, ricorrere agli organi di stampa nazionale, ad avvocati o ad altro ancora per avere notizie su come l’Amministrazione vorrà, se vorrà, risolvere questo dilemma. Magari presto vedrete girare per Belsito il Gabibbo, personaggio simpatico e pungente, probabilmente il più tempestivo nell’accorrere ove si tratta di problemi che riguardano l’incolumità di quelle piccole speranze di un futuro migliore che sono i bambini. Grazie

Un genitore

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