Sì alla mozione antidiscarica «Sito a 5 km dai centri abitati»

Consiglio ComunaleLa battaglia contro l'ampliamento dell'impianto di smaltimento rifiuti attiguo a quello di Contrada Tiritì e la delocalizzazione di questo, continua ad essere al centro dell'interesse delle due comunità di Misterbiano e Motta Sant'Anastasia.

La vicenda che sta suscitando la ribellione dei due comuni e che li vede nuovamente manifestare quest'oggi in prossimità dell'ingresso della discarica in Contrada Tiritì seguendo lo slogan "Non saremo la pattumiera di tutta la Sicilia", è stato al centro della seduta straordinaria di giovedì sera. Durante la riunione una serie di premesse hanno fatto riflettere sul fatto che tale situazione sta ormai da troppo tempo esponendo a considerevoli danni tutto l'ambiente circostante poiché, a causa della discarica che confina con i due comuni, i cittadini si sono ritrovati costretti a subire esalazioni insopportabili e odori nauseabondi che hanno continuato a costituire gravi minacce sia per la propria salute che per la salubrità ambientale. Inoltre è stato analizzato il fatto che i 2,5 milioni di metri cubi sarebbero un danno evidente e contribuirebbero a rendere la situazione più critica di quanto già non lo sia stata in tutti questi anni. Nel corso alla seduta il sindaco Di Guardo ha presentato una mozione che al termine del dibattito è stata approvata all'unanimità, evidenziando la superiorità dei consiglieri di minoranza rispetto ai consiglieri di maggioranza presenti in aula.

Nel corso del dibattito, al documento presentato dal sindaco che prevede la revoca del decreto regionale relativo alla discarica sita in Motta S. Anastasia, contrada Valanghe d'Inverno, e la delocalizzazione della discarica ad almeno cinque chilometri dai centri abitati, come prevede la normativa regionale, sono state apportate dai consiglieri alcune modifiche. Queste hanno riguardato la richiesta di trasparenza nel corso delle votazioni all'Ars, in programma nei prossimi giorni sul problema della discarica, e la richiesta di introdurre, nella legge sui rifiuti, una norma di incompatibilità che preveda che una ditta non possa contemporaneamente assolvere sia al servizio di raccolta che a quello di smaltimento dei rifiuti, dal momento che la Oikos da anni assolve ad entrambe le funzioni.

Nel corso del dibattito il sindaco Di Guardo ha dichiarato che «la mozione è un atto dovuto poiché la situazione è tale da richiedere una mobilitazione generale che coinvolga anche l'istituzione. Mi sono sentito di intervenire con la presentazione di questa mozione - ha commentato il sindaco - non solo per contrastare l'ampliamento della discarica in contrada Valanghe d'Inverno ma soprattutto per preservare la salute dei nostri cittadini poiché abbiamo combattuto per 30 anni per contrastarla e continueremo a farlo».

Ad appoggiare le parole del primo cittadino molti dei consiglieri presenti in aula tra cui Marco Corsaro dell'Udc per l'opposizione: «Noi come il sindaco vogliamo cambiare la situazione - ha dichiarato - poiché questo è un tema che al di là delle varie posizioni politiche riguarda tutti, tant'è che a mobilitarsi contro la discarica è stata proprio la gente. Ad oggi non possiamo più tollerare questa realtà». Per la maggioranza il consigliere Giambattista Giaccone della lista Misterbianco Unita ha dichiarato: «Non è possibile che ancora oggi ci si trovi di fronte a tale situazione di disagio ambientale che coinvolge l'intero territorio. Per evitare tutto ciò abbiamo il dovere di tutelare i nostri cittadini in ogni sede».

L'appuntamento è adesso rimandato alla prossima seduta dell'Ars che discuterà della mozione sottoscritta da numerosi deputati.

Serena Calandra
La Sicilia
25/05/2013