Ritorna il "Festival della Complessità", per ora frenato dall'emergenza sanitaria

Festival della ComplessitàConsolidando una recente tradizione, Misterbianco pure quest’anno sarà in prima fila nella “rete” di Comuni italiani aderenti all’11° “Festival della Complessità”, la cui edizione 2020 comprende la provincia di Catania.

La manifestazione nazionale intende coinvolgere persone, associazioni, movimenti, scuole ed Enti locali sul “fare cultura” e sul “pensiero sistemico”, con iniziative su svariati temi come la percezione, la molteplicità, la pace, l’umanità, la scienza, la salute, la storia, la gestione non violenta dei conflitti. Per educare a una buona conoscenza dei vari aspetti di sè, sulla percezione delle emozioni e la comprensione, sulle “visioni di genere” e gli stereotipi, sull’inclusione, sulla complessità del nostro territorio. Con la scuola protagonista, «per porsi domande, esplorare oltre il “semplice”, guardare alla molteplicità dentro e fuori di noi, maturare consapevolezza, attivare un diverso sguardo da scambiare con ragazzi e ragazze che chiedono strumenti per comprendere e agire».

Un fitto calendario di iniziative per il 2020, il cui programma iniziale si sviluppava da marzo a ottobre, e che ora sarà purtroppo costretto a rivedere le sue date a seguito dell’emergenza sanitaria e della chiusura delle scuole. Aderenti nella provincia etnea l’Udi (con lo slogan “Otto marzo tutto l’anno”), il Movi, il Cope, il Dipartimento Scienze umanistiche dell’Università e diverse scuole medie e superiori. Si doveva partire il 5 marzo dall’Istituto De Felice di Catania con il tema “Pennellate di giallo e di rosso”, ora si vedrà.

Nell’ultima edizione, a Misterbianco si erano svolte svariate iniziative collettive in sinergia con il Comune. Quest’anno, a maggio, se tutto andrà bene, parteciperanno gli Istituti comprensivi Leonardo da Vinci (con “I rischi della percezione”), Pitagora (“Aperta-Mente”) e Padre Pio da Pietrelcina (“Conflitto e identità”).

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
05/03/2020

tags: