Rifiuti, nuova pagina ma l'Ato lascia 12 milioni di debiti

Simeto AmbienteMISTERBIANCO – Riduzione dei costi e della tariffa, eliminazione delle micro discariche, 65 per cento di raccolta differenziata. Con un risparmio di ben 2 milioni di euro. Sono gli obiettivi che si prefigge il piano del nuovo ARO-Misterbianco, l’ambito di raccolta ottimale del Comune di Misterbianco, il primo approvato dalla Regione Siciliana e presentato ieri dal sindaco Nino Di Guardo.

Dal 2014, il Comune conta di gestire in proprio il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, con un partner privato. Solo che doveva essere una conferenza stampa ma è subito diventata un’assemblea sindacale. Massiccia la presenza dei lavoratori dell’Oikos, per il timore di future riduzioni del personale.

L’assessore all’Ambiente Angela Vecchio, che ha coordinato il progetto, punta subito ai risparmi: «Nel 2012, il Comune ha pagato il servizio con circa 7 milioni e 500mila euro. Con l’Aro, pagheremo circa 5 milioni. Ecco perché abbiamo subito colto l’opportunità offerta della legge regionale 3/2013, che dà la possibilità ai comuni di riorganizzare in proprio il servizio dei rifiuti».

Pesante l’eredità lasciata dall’Ato: 12 milioni di euro, da pagare in 10 anni. I risparmi proverrebbero proprio dall’uscita dall’Ato, con gestione in proprio di bollette, accertamento e contenzioso; dall’alta quota di raccolta differenziata (dal 20% del 2012 al 47% del 2013), che significa anche minori sanzioni e proventi del riciclo destinati al Comune. Ma anche con i tagli che si faranno al personale.

La preoccupazione dei lavoratori arriva dalle previsioni del progetto: 67 operatori, per un rapporto di uno ogni 741 abitanti. Solo che a luglio, l’impresa Oikos che attualmente cura il servizio per l’Ato, ne ha impiegati 107. Una differenza che allarma, ma sulla quale sono arrivate le rassicurazioni dell’amministrazione comunale: l’impresa subentrante assumerà 75 lavoratori da quelli in servizio. Gli allarmi al Comune di Misterbianco non sono ben visti.

Rosario Nastasi
Gazzetta del Sud - ed. Catania
26/09/2013

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Commenti

I lavoratori non devono aver

I lavoratori non devono aver paura di perdere il posto di impiego perchè la quota maggiore che si spendeva per gli ATO era dovuta principalmente ai funzionari e presidente e vice ecc.., a persone cioè che non hanno mai saputo cosa fosse il lavoro ma erano, al solito, galoppini politici messi la dai loro "Don Rodrigo" per sperperare danaro pubblico.

Enzo Messina

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