"Rendere effettive le tutele normative a minori e disabili": Il qualificato convegno formativo di Misterbianco contro le discriminazioni e per una vera inclusione sociale

ConvegnoPromosso dal Centro Studi Bachelet presieduto dall’avv. Salvatore Saglimbene, con l’Ordine degli Avvocati di Catania, il convegno formativo su “Il disagio dei minori e la discriminazione dei disabili” al Teatro comunale di Misterbianco ha offerto non solo qualificate informazioni professionali, ma anche opportune riflessioni su una realtà complessa in cui c’è davvero ancora molto da fare con consapevolezza e responsabilità.

Molto più di un evento formativo: non solo diritto, ma impegno sociale, umanità e solidarietà. Coinvolto un “parterre” autorevole e motivato di giuristi, affiancato dall’avv. Caterina Tripi vicepresidente dell’associazione “Le ali di Ele” validamente operante per le neurodiversità. Incisiva ed efficace la pregevole relazione del magistrato dott. Ezio Cannata Baratta, della Prima Sezione civile del Tribunale di Catania, con tante sentenze all’attivo su varie “diversità” e più di tremila audizioni di minori; e gli interventi appassionati di due esperti di diritto minorile e della famiglia, gli avvocati Enrico Orsolini, presidente dell’associazione “Autismo Oltre”, e Maria Elena Parisi, presidente dell’Associazione “Cammino”. Partecipe l’assessora comunale Marina Virgillito, esperta e impegnata da decenni nel settore dei minori. E in sala c’erano, in un circuito solidale, anche i rappresentanti delle associazioni “Teniamoci per mano” e “Un futuro per l’autismo” e operatori sociali.

La minorità e la disabilità come “doppia fragilità”, che necessita di una triplice tutela: cautelare, coercitiva e risarcitoria. Tra una serie di convenzioni sovranazionali, leggi e sentenze, e articoli della Costituzione disapplicati; e a fronte di troppi enunciati “vuoti”, l’esigenza di rendere effettive le tutele normative previste, per realizzare in concreto la piena uguaglianza costituzionale nella dignità e nell’equilibrio di tutte le persone “diverse”, e una vera inclusione e integrazione sociale; obiettivi irrinunciabili che purtroppo appaiono nei fatti ancora lontani. Troppe infatti le discriminazioni perduranti nel quotidiano, gli ostacoli burocratici e di ogni sorta nelle pubbliche amministrazioni, nei confronti delle persone vulnerabili che da “oggetto” di attenzioni devono diventare a pieno titolo “soggetti” di diritti primari prevalenti che non possono essere negati. Un cammino di civiltà, cultura, sensibilità e umanità ancora tutto in salita, tra mille problemi e remore, nel nostro Paese.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
19/06/2022

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