Referendum acqua bene comune

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Il 22 marzo, giornata mondiale per la difesa dell'acqua, sono partiti i preparativi per l'abrogazione di alcuni articoli di legge che intendono privatizzare l'acqua come una merce qualunque. Contro questa "visione" mercificante i forum costituitosi in tutta Italia si attiveranno per chiedere la ri-pubblicizzazione di un bene universale.

La Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1993 dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di prendere coscienza dell'importanza dell'acqua come risorsa indispensabile da custodire e condividere.
Quest'anno la Giornata è dedicata alla qualità delle acque con lo slogan "Clean Water fon a Healthy World" (Acque pulite per un pianeta sano) e alle azioni per la protezione delle fonti.

Secondo i dati ONU, entro il 2025, un miliardo e 800 mila persone vivranno in regioni con grande carenza d'acqua. Già oggi circa 1 miliardo e 200mila persone vivono in zone dove l'acqua scarseggia e 500mila sono in procinto di confrontarsi con la mancanza d'acqua. E 1 miliardo e 600mila persone vivono in Paesi dove per scarsità di fondi e infrastrutture l'accesso all'acqua è difficile.Dall'Acqua del Mondo per il Mondo, all'Acqua che si vuol far diventare privata - Sabato scorso in migliaia hanno sfilato per le strade di Roma in difesa dell'acqua pubblica. Una iniziativa del Forum movimenti per l'acqua contro il decreto Ronchi, approvato dal Parlamento nel novembre scorso (LEGGI). Un provvedimento che privatizza definitivamente la gestione del servizio idrico stabilendo che la quota in capo al pubblico debba scendere progressivamente nei prossimi cinque anni. E' proprio questo il punto, secondo i manifestanti, che va modificato perché cela il pericolo che l'acqua diventi una merce per fare profitto.
Non a caso uno striscione blu, sul camion in testa al corteo, recitava 'L'acqua è un bene comune. Fuori l'acqua dal mercato! Fuori i profitti dall'acqua!'. In prima fila uno striscione per spronare il governo a 'ripubblicizzare l'acqua e difendere tutti i beni comuni', a portarlo i consumatori capeggiati da Rosario Trefiletti (Federconsumatori) e una moltitudine di cittadini, anche guademaltechi che hanno voluto "solidarizzare con i fratelli italiani" contro il pericolo che l'acqua diventi una merce. Dietro di loro tanti gonfaloni multicolori delle città italiane, sindaci, anziani, esponenti dei Verdi, della 'Sinistra ecologia e libertà', Rifondazione, pensionati della Cgil e le 'Chiese evangeliche di Roma' che alzano il loro striscione color cielo per ricordare che 'l'acqua è un dono di Dio ed è un bene comune'.

"Gli enti locali, sia amministrati dal centrodestra che dal centrosinistra, sono al nostro fianco - ha spiegato il segretario del forum Paolo Carsetti - perché hanno capito che vengono espropriati anche loro di una importante competenza sancita dalla Costituzione".
All'iniziativa ha partecipato anche l'Italia dei valori che "ha promosso un referendum contro questa ignobile privatizzazione, contro l'ennesima ingiustizia, contro questo esproprio perpetrato ai danni dei cittadini, contro questa truffa messa in atto dai soliti noti", ha detto il leader Antonio Di Pietro. Ad aderire alla manifestazione è anche la Lista civica Cittadini per Emma Bonino.
La manifestazione ha avuto l'adesione anche di molti artisti e personaggi del mondo dello spettacolo. Idealmente vicino alla manifestazione anche Al Bano Carrisi che ha mandato un messaggio ai manifestanti: ''L'acqua è un bene pubblico perché privatizzarla? Se la privatizzazione migliorasse il servizio e le cose cambiassero in meglio sarei favorevole ma chi ce lo garantisce? In questo caso bisognerebbe varare una nuova Costituzione altrimenti si rischia che si passi dall'acqua all'aria".

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