Quadro psicologico del 1949

Misterbianco avrà i suoi pregi, ma soprattutto molti difetti.
L'elemento popolare, è facile preda alla clamorosa demagogia estremista e quello più agiato, al volgare sollazzo. Molti boriosi benestanti appunto perché tali, presumono di saperla più lunga di tanti "poveri cappa" ed aver diritto quindi, ad ogni loro incomposto contegno che ritengono: bizzarra originalità...

Misterbianco avrà i suoi pregi, ma soprattutto molti difetti.
L'elemento popolare, è facile preda alla clamorosa demagogia estremista e
quello più agiato, al volgare sollazzo. Molti boriosi benestanti appunto
perché tali, presumono di saperla più lunga di tanti "poveri cappa"
ed aver diritto quindi, ad ogni loro incomposto contegno che ritengono: bizzarra
originalità. Nella massa popolare, sono in prevalenza i contadini che, oggi, la
gran parte, trovansi in discreta posizione economica, ma intanto sono sempre:
egoisti d'istinto, rustici di modi ed irriconoscenti di fatto. Più poveri i
giornalai o giornalieri, usufruiscono i benefici dello Stato, pure son pochi
quest'ultimi e tutti uguali d'indole.
I cosiddetti "liberi artigiani" sono invece "dipendenti" di
un'infinita clientela che esige, non sempre con ragione, l'allestimento di dati
lavori e mal remunera poi la mano d'opera, o s'indugia con speciosa lungaggine.
Ma la maestranza però è infatuata di "modernità", specie l'elemento
giovanile, per il solo fatto che ogni sera sosta nei caffè, gioca per
"ammazzare il tempo" tanto prezioso per alcuni, frequenta i cinema,
conosce i campioni delle varie gare sportive, nonché tutti i tipi di sigarette
e dei profumi oleosi. Negli ultimi tempi, si sono aperte, contemporaneamente,
alcune sale da giuoco e, sin dai primi giorni, sono tutte letteralmente
affollate.
Qualche rara iniziativa: circolo di cultura, ricerche storico-archeologiche ecc.
viene addirittura sabotata o derisa.
Nel paese, si accoglie benevolmente ogni forestiero e lo si aiuta, si favorisce
e s'acclama mentre i più illustri meritevoli patrioti vengono avversati in
vita, obbliati in morte. Sarà questa un'amara constatazione per tutti i luoghi,
basti pensare la sorte dei Grandi, sino ai più modesti cittadini delle nostre
borgate. Pur vero resterà quel motto latino: "Nemo profeta in patria
sua".
Nelle pubbliche competizioni, più o meno clamorose furoreggia e s'impone
l'elemento piazzaiolo, composto in gran parte di facinorosi: professionisti alla
buona, impresari falliti, loschi senzali, agenti d'affari, lestofanti della
politica ecc.
Vi sono certo, i laboriosi d'ogni categoria ma questi non contano nulla,
propriamente per il loro mite carattere che li induce, automaticamente, ad
appartarsi per non subire molestie, ma, per conseguenza, devono sopportare,
anche indirettamente, le malefatte altrui.
In quanto a politica, non bisogna esagerare, prendendo alle lettera l'aspetto
esteriore del colore.
Se attualmente, mostrano una assoluta prevalenza i social-comunisti è perché
stanno dalla loro parte alcuni abili agitatori che, con il loro professionale
addestramento retorico, hanno saputo manovrare facilmente la massa ingenua ed
ignorante, e che d'altronde, ha sempre avuto la legittima aspirazione ad una
qualche "Giustizia Sociale".
Oggi però, per l'intromissione di scalmanati estremisti, questa giusta
aspirazione viene espressa con brusca risentita astiosità verso le persone
facoltose, accentuando altresì, la irascibilità dei caratteri ed il basso
rancore verso tutti i dissenzienti d'ogni gradazione.
Per il resto, la massa nulla intende di materialismo, ateismo, filosofismo,
teologismo, che anzi ritiene tutto ciò un confusionismo astratto ed inutile e
rigetta, con dispregio, ogni problema dello spirito e della cultura in genere,
come cose ingombranti.
In religione, tale massa, se non è bigotta, resta però attaccata al culto e
alla pomposità esteriore, per tradizionale abitudine e per comodo conformismo
anche, in assenza di altri mezzi di svaghevole distrazione.
Dunque, si ponga chiara la prospettiva che qui, a Misterbianco i comunisti
integri, cioè convinti materialisti, che si attengono con zelo alla dottrina e
alla prassi bolscevica, sono pochissimi, si potrebbero contare su le dita.
Il popolo minuto, accetta, con supina sommessione, ogni cosa che le viene
offerta od imposta anche i più sfrondati maneggi amministrativi, avvezzo
com'è, da anni, alla passiva ubbidienza, all'indolente apatia.
Qualcuno che potrebbe essere competente tace, per personale tornaconto o per
amor di quiete, altri spesso mormorano sommessamente, ma subito dopo, fanno il
buon viso di fronte ai mormorati. E' questo il consueto fenomeno della comune
ipocrisia, della colpevole acquiescenza.
Pochi infine, pochissimi, osano alzar la voce, attirandosi: la derisione, il
sarcasmo dei più, ed il sordo odio degli interessati.
A fronteggiare, adeguatamente, tale ambiente, occorre adoperare non lo strumento
politico o l'enfasi mistica, tutt'altro!
Col primo, s'inaspriscono le parti, si fomentano gli odi settari, s'ingalluzziscono
e si ergono fieri, i fanatici di colore vermiglio.
Il misticismo religioso, non può avere presa in un ambiente addirittura
irruento, ottuso ed invadente, nonché camorristico.
Qui campeggiano ben altri istinti!
Giova forse, trattare il problema da tutt'altro aspetto e potrebbe essere quello
civico, morale, patriottico.
Occorrerebbe promuovere una certa emulazione a ben fare, stimolare cioè, un
puntiglio nei cittadini per il loro stesso decoro e prestigio, ridestare ogni
possibile capacità costruttiva, realizzare ogni civica opera, anche col singolo
esempio.
Misterbianco - Settembre 1949


Dopo alcun tempo, questo "Quadro" presenta: la freschezza delle
tinte, l'attualità dei contorni.
Misterbianco - Gennaio 1955

L'Annotatore Compaesano

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