Prolungato per la terza volta l’esposizione dell’ariete di bronzo

ArieteSuccesso senza precedenti per la mostra del millenario Ariete di bronzo, esposto al Museo archeologico di Naxos già dal 21 agosto. La chiusura, fissata inizialmente per il 30 settembre, posticipata una prima volta all'11 ottobre e una seconda all'8 novembre, si sposta ora ulteriormente in avanti, fino al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, visto lo straordinario riscontro che l'evento ha fatto registrare attirando turisti e residenti.

Nonostante sia scemato il afflusso turistico estivo, le visite continuano infatti a ritmo serrato, grazie alle numerose scolaresche che hanno fatto richiesta di ammirare la preziosa statua di età greca, giunta in prestito dal Museo Salinas di Palermo, in atto non visitabile a causa dei lavori di ristrutturazione e restauro.

E' dunque in un’ottica di incremento del turismo culturale e di ottimizzazione delle risorse che l’assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza ha catalizzato la collaborazione tra il Museo Salinas e quello di Naxos.
«E' una strategia adottata dai più importanti musei del modo – ha sottolineato Leanza – quella di fare circuitare i capolavori dei musei temporaneamente chiusi al pubblico.

L'idea si è naturalmente rivelata vincente a Naxos come nelle altre sedi destinate ad accogliere i prestigiosi reperti. Questo tipo di circuitazione s'inserisce nella generale ed articolata promozione dell'inestimabile patrimonio di Beni culturali che la Sicilia può vantare. Riperteremo quindi la formula tendendo ad un duplice obiettivo: dare la possibilità di ammirare capolavori che appartengono a strutture al momento non attive, ma soprattutto mettere “in rete” le opere d’arte per una lungimirante strategia di valorizzazione del territorio».

Un metodo ed un sistema condivisi anche dalla direttrice del Museo di Naxos, l'archeologa Maria Costanza Lentini: «Rinnovamenti mirati o esposizioni temporanee aiutano a riaccendere interesse attorno ad un museo, nel frattempo vivificandolo. Perciò è auspicabile una più stretta collaborazione tra i musei della Sicilia: favorendo la circolazione di importanti opere archeologiche si può promuove una più ampia e diffusa conoscenza delle stesse e delle strutture museali che di volta in volta le ospitano».

Le presenze registrate in due mesi e mezzo sono la garanzia di un risultato da leggere con attenzione per trarne deduzioni positive. Mgliaia di visitatori paganti sono approdati al Museo di Naxos per vedere l’Ariete, magnifico frutto della raffinata scuola ellenistica siracusana, celebrato da illustri viaggiatori del "grand tour", tra i quali Goethe e Houel, che nel Settecento ebbero modo di elogiare le qualità plastiche della statua, custodita a quel tempo nel Palazzo reale di Palermo, insieme all'esemplare gemello, andato distrutto durante i moti del 1848.

«Ieri come oggi - evidenzia l'architetto Giuseppina Favara, direttrice del “Salinas” - grande è il fascino di questa superba creazione bronzea, quasi a grandezza naturale, che da Siracusa è passata, attraverso varie vicende, prima a Napoli e poi appunto a Palermo, resistendo indenne alla sfida del tempo da oltre duemila anni. Lo dimostra il successo della mostra di Naxos, che esalta la proficua sinergia tra strutture museali».

Il parco archeologico che sorge sul Lungomare di Schisò si può visitare tutti i giorni dalle 9 alle 19, con orario continuato. Biglietto singolo intero 2 euro, ridotto 1 euro. Info: 094251001.

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