Prolungata l’esposizione dell’ariete di bronzo nel museo di Naxos

ArieteProlungata, fino a domenica 8 novembre, la mostra del millenario Ariete di bronzo, esposto al Museo archeologico di Naxos già dal 21 agosto. La data finale, fissata inizialmente per il 30 settembre e posticipata una prima volta all'11 ottobre, si sposta ora ulteriormente in avanti, visto lo straordinario riscontro che l'evento ha fatto registrare attirando turisti e residenti.

Dopo il forte afflusso estivo, le visite continuano infatti a ritmo serrato, grazie anche alle numerose scolaresche che hanno fatto richiesta di ammirare la preziosa statua di età greca, giunta in prestito dal Museo Salinas di Palermo, in atto non visitabile a causa dei lavori di ristrutturazione e restauro.

La collaborazione tra il Museo Salinas e quello di Naxos è stata voluta dall’assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza, che ha promosso la mostra in un’ottica di incremento del turismo culturale e di ottimizzazione delle risorse.

«Fare circuitare i capolavori dei musei temporaneamente chiusi al pubblico – ha sottolineato Leanza – si è rivelata un’idea vincente a Naxos come nelle altre sedi destinate ad accogliere i prestigiosi reperti. Tale circuitazione s'inserisce nella generale ed articolata promozione dell'inestimabile patrimonio di Beni culturali che la Sicilia può vantare. E si ripeterà perché risponde ad un duplice obiettivo: dare la possibilità di ammirare capolavori che appartengono a strutture al momento non attive, ma soprattutto mettere “in rete” le opere d’arte in una lungimirante strategia di valorizzazione del territorio».

Sulla stessa scia la direttrice del Museo di Naxos, l'archeologa Maria Costanza Lentini: «Rinnovamenti mirati o esposizioni temporanee aiutano a riaccendere interesse attorno ad un museo, nel frattempo vivificandolo. Perciò è auspicabile una più stretta collaborazione tra i musei della Sicilia: favorendo la circolazione di importanti opere archeologiche si può promuove una più ampia e diffusa conoscenza delle stesse e delle strutture museali che di volta in volta le ospitano».

La conferma viene dai numeri. Oltre quattromilacinquecento visitatori paganti sono approdati al Museo di Naxos per vedere l’Ariete, magnifico frutto della raffinata scuola ellenistica siracusana, celebrato da illustri viaggiatori del "grand tour", tra i quali Goethe e Houel, che nel Settecento ebbero modo di elogiare le qualità plastiche della statua, custodita a quel tempo nel Palazzo reale di Palermo, insieme all'esemplare gemello, andato distrutto durante i moti del 1848.

«Ieri come oggi - evidenzia l'architetto Giuseppina Favara, direttrice del “Salinas” - grande è il fascino di questa superba creazione bronzea, quasi a grandezza naturale, che da Siracusa è passata, attraverso varie vicende, prima a Napoli e poi appunto a Palermo, resistendo indenne alla sfida del tempo da oltre duemila anni. Lo dimostra il successo della mostra di Naxos, che esalta la proficua sinergia tra strutture museali».

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