Presentata mozione sfiducia al sindaco

Consiglio ComunaleTanto tuonò che piovve. A Misterbianco, non è stato certamente un fulmine a ciel sereno, perchè le nubi c’erano già eccome. Ora è ufficiale, la richiesta di dimissioni nei confronti del sindaco Nino Di Guardo – preannunciata in Consiglio, in comizio, su manifesti e sui social nelle scorse settimane - si è tramutata in una mozione ufficiale di sfiducia presentata e protocollata ieri mattina al Comune da parte di 13 consiglieri di opposizione, che ne chiedono la discussione in Consiglio comunale. Firmatari sono i consiglieri Marcello Russo, Maria Antonia Buzzanca, Salvatore Foti, Serafino Caruso, Aldo Parrinello, Francesco Galasso, Salvatore Scaletta, Domenico Riolo, Domenico Monaco, Michele Tenerello, Giuseppe Lucisano, Andrea Rapisarda e Giuseppa Vittorio. E’ la prima volta che succede, a Misterbianco, con la legge attuale.

Rispetto al manifesto apparso all’indomani delle clamorose affermazioni in aula del primo cittadino nei confronti del consigliere Russo (tacciato com’è noto di “atteggiamento sbirresco”, con fortissime reazioni, polemiche, precisazioni ed echi sui mass media) mancano ad oggi tra i firmatari Matteo Marchese, Giovanni Giaccone e Nunzio Santonocito. Per presentare la mozione occorrevano 12 firme, ma per sfiduciare il sindaco ne occorrono 20, per legge, sui 30 consiglieri comunali. Il percorso aperto ieri è ora tutto da seguire.

E’ di 13 pagine il documento protocollato al Comune, nel quale si riassumono varie motivazioni della richiesta. Il cons. Russo, primo firmatario, commenta: “L’avevamo preannunciato e l’abbiamo fatto. La mozione nasce dal venir meno del rapporto di fiducia col sindaco, che non ha mantenuto gli impegni presi col suo programma, ha portato al massimo le tasse locali, ha ripetutamente offeso il Consiglio comunale, ed anche la legalità nella riunione del 15 giugno scorso. Che la parola ritorni al popolo, saranno i cittadini a dire se questo sindaco rappresenta degnamente questa città. I consiglieri dimostrino di non essere attaccati alla poltrona e di non aver paura di affrontare una nuova campagna elettorale. Il popolo deve essere sempre sovrano”.

Da parte sua, il sindaco Di Guardo replica: “Per me, si tratta di una cosa ridicola e provocatoria. Io ho già realizzato il doppio del mio programma elettorale. Se hanno i numeri sufficienti per mandarmi a casa, e rifare tutto, raccolgano pure tutte le firme necessarie. E così vedremo chi saranno il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri di Misterbianco”.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
11/08/2015

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