Petizione contro il Piano regionale rifiuti

Sit in comitato No DiscaricaDepositata, lo scorso lunedì, all'ufficio protocollo del Comune, la petizione popolare promossa dal «Comitato contro la discarica - Motta S. Anastasia» che si prefigge lo scopo di sollecitate lo stesso Comune a impugnare il «Piano regionale di gestione dei rifiuti», approvato dal ministero dell'Ambiente il 6 luglio scorso, che prevede l'ampliamento della discarica di contrada Tiritì.

L'iniziativa, che ha portato alla raccolta di 1.151 firme, è stata effettuata ai sensi di quanto previsto da uno specifico articolo dello statuto comunale, il numero 20, secondo il quale possono essere presentate al sindaco istanze o petizioni da discutere in consiglio comunale.

Nella missiva -indirizzata al sindaco, Angelo Giuffrida, al presidente del consiglio comunale, Anastasio Carrà, e - per conoscenza - all'intero Consiglio, al segretario generale del Comune e al difensore civico - i promotori dell'iniziativa sottolineano, in particolare, tre aspetti. In primo luogo, la discarica da realizzare disterebbe, in linea d'aria, meno di un chilometro dal centro abitato di Motta Sant'Anastasia. Inoltre, il Piano regionale rifiuti prevede un conferimento nella nuova discarica di volumi potenziali pari a 2.538.575,20 metri cubi, mentre - sempre a detta dei promotori la petizione - la realizzazione o l'ampliamento di una discarica deve corrispondere alle esigenze degli Ato nella quale la stessa viene realizzata. Infine, la nuova discarica diverrebbe sito emergenziale per il conferimento dei rifiuti della Sicilia orientale.

Ricordiamo che sulla «questione discarica» era intervenuto già nei giorni scorsi il sindaco, Angelo Giuffrida, che aveva preannunciato due importanti novità. La prima riguardava l'imminente firma, davanti al Prefetto, di un protocollo d'intesa tra lo stesso Comune e la società che gestisce la discarica, al fine di monitorare le attività svolte in contrada Tiritì, evitando in tal modo il periodico propagarsi di fastidiosi olezzi nel centro abitato.

La seconda novità concerneva, invece, l'impugnazione da parte dello stesso Comune di Motta Sant'Anastasia del Piano regionale dei rifiuti che, per quanto dichiarato dallo stesso primo cittadino, avverrà «a prescindere dalle firme e dalle mozioni presentate in consiglio comunale».

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
06/09/2012

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