Nino Di Guardo sull'altalena tra i dubbi della Regione

municipioUna mattinata, quella di ieri, che l'on. Nino Di Guardo difficilmente dimenticherà per il resto della sua vita. Va a letto da trionfatore, si risveglia ieri da candidato al ballottaggio ed infine, nel pomeriggio, questa volta definitivamente si gode la vittoria che aveva rincorso per più di un anno.

Un pasticcio elettorale mai verificatosi, quello che è avvenuto tra la sera del lunedì, l'indomani mattina e nel pomeriggio di ieri, quando la Regione ha fatto sapere la sua versione sul conteggio dei quorum.

L'ufficio elettorale della sezione numero uno, quella che procede alla proclamazione, aveva però ieri pomeriggio chiuso già i battenti, e si dovrà attendere stamani per avere la proclamazione del sindaco Di Guardo, anticipata da una conferma diretta dell'assessore regionale Chinnici, che dopo l'insediamento di uno staff di tecnici, aveva sciolto la riserva. Un pasticcio che ieri mattina era sorto dal sito ufficiale della regione Siciliana che dava Di Guardo al 43% e quindi doveva riaffrontare tra quindici giorni il candidato del centro destra Nino Condorelli che con il 24% aveva escluso il terzo candidato Massimo La Piana che aveva raccolto solo il 9%.

La notizia ieri mattina si era propagata con un tam tam senza precedenti, tanto che pare avesse anche interrotto i festeggiamenti di una banda chiamata per l'occasione stamani a girare le vie del centro storico. Tutti e tre i candidati si erano immediatamente portati all'ufficio elettorale per comprendere cosa era accaduto e non sono mancati alcuni screzi tra i vari sostenitori delle opposte fazioni.
Di Guardo è apparso tranquillo sin dalla mattinata "Mi sembra assurdo, ma se così è rimanderemo il tutto di due settimane, comunque ci stiamo attivando per controllare attentamente".

E nella stessa mattinata lo stesso Di Guardo deposita una memoria all'ufficio centrale elettorale del comune, che invia anche in regione, nella quale rappresenta che le schede nelle quali non è manifestata alcuna volontà per l'elezione del sindaco devono ritenersi delle schede bianche a tutti gli effetti e quindi non possono entrare nel conteggio anche se le stesse riportano una espressione di voto per una delle liste.
Nella stessa mattinata la Regione, con nota protocollo 7836, aveva indicato un conteggio del quorum diverso che Di Guardo giudica nella sua memoria "equivoca", contestando perfino la circolare n. 6 di quest'anno dell'assessorato regionale.

Nel tardo pomeriggio si diffonde la notizia che non si andrà più al ballottaggio e per Di Guardo arriva il primo mazzo di rose rosse in segno di augurio per il nuovo mandato.
E' inutile dire che la notizia del ballottaggio aveva in mattinata messo in fermento le altre forze politiche, tanto che il Pd aveva convocato una riunione per le 18 per esaminare la nuova situazione.
Anche nel centrodestra le acque si erano mosse ma tutto è rientrato nel pomeriggio quando le agenzie di stampa avevano ribadito la definitiva vittoria dell'on. Di Guardo con il 55,94 per cento e l'assegnazione del premio di maggioranza, dal momento che il centrodestra non aveva raggiunto il 50 per cento dei voti validi delle liste che avevano superato lo sbarramento del 5 per cento.
I dodici seggi della minoranza, se i dati saranno confermati dalle verifiche che inizieranno tra domani e dopodomani, andranno 11 al centro destra ed uno al Pd.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
9/05/2012

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