Mozione d'agosto... sindaco mio non ti riconosco!

Consiglio ComunaleSicuramente è un fatto storico, per Misterbianco, la presentazione in Consiglio Comunale della mozione di sfiducia alla Giunta Di Guardo, al di là del mero calcolo numerico e cabalistico. E’ infatti la prima volta, nella storia politica della città, che si tenta, con la normativa vigente, di sfiduciare il sindaco prima della naturale scadenza del suo mandato amministrativo. E, d’altronde, se è una “parte” del Consiglio Comunale a voler “sfiduciare” il sindaco, è come se fosse una “parte” della città a volerlo.

Fino a prova contraria. A mio avviso, però, la questione è un’altra. Ritengo che a Misterbianco, come nelle altre città, i consiglieri comunali hanno perso da tempo il loro legittimo ruolo di rappresentanti del popolo, l’essenziale funzione di “portavoce”, di collegamento e di cerniera con la comunità che rappresentano. I consiglieri comunali non hanno più una funzione prettamente politica, cioè, non rappresentano più dei partiti politici, non sono più portatori di istanze e di interessi generali delle città. Al massimo, rappresentano interessi prettamente personalistici e particolari.

I “tredici” consiglieri comunali di Misterbianco, firmatari della mozione di sfiducia, hanno un legame ideale, culturale, sociale, civile, politico con la società misterbianchese? Rappresentano partiti politici o movimenti culturali della città (a parte qualcuno, sulla carta!)? Diciamolo chiaro! Questa “mozione di sfiducia” profuma d’estate e di polemiche giornalistiche! O, peggio ancora, ammantata di “motivazioni politiche”, rappresenta soltanto l’ennesima duro scontro politico, tutto politichese, incomprensibile per la maggior parte dei cittadini misterbianchesi.

Che sia chiaro! Per conto mio, ho già giudicato duramente e pubblicamente il “tradimento”, incomprensibile e imperdonabile, del sindaco Di Guardo, la sua scelta e la sua “oscura solitudine” che per altro non ha prodotto nessun “uovo a du’ russi”! Io, per mio conto, non perderei tempo in operazioni opportunistiche e alchimistiche alla ricerca di impraticabili, e inutili “quadrature del cerchio” che, sicuramente, non arriveranno mai. Concentrerei il mio sforzo e il mio tempo alla ricerca di un futuro possibile e auspicabile per questa nostra amata città. Credo fermamente che l’amministrazione Di Guardo deve poter concludere la legislatura sino alla naturale scadenza, poi saranno i misterbianchesi, con il loro voto, a giudicare il suo operato.

Noi dobbiamo prepararci, grandemente e ferocemente, ad andare oltre, a superare questa oramai conclusa storia politica e amministrativa, con nuove forze, nuove energie, nuove idee, nuovi programmi, nuove proposte, nuovi obiettivi, nuove moralità. E nuovi uomini, che ci sono e che saranno in grado di governare degnamente la città di Misterbianco.

Angelo Battiato

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