Misterbianco, un anno di pratiche per aprire un'attività

BurocraziaLa provocazione di Confimprese Catania: «La malaburocrazia spaventa gli imprenditori più della mafia». «Speriamo nella semplificazione degli sportelli unici».

CATANIA - Dieci mesi di pratiche per riaprire una pasticceria, anche un anno per avviare una nuova attività. È accaduto a Misterbianco (Catania), ma in Sicilia è storia di ogni territorio. I i tempi della burocrazia uccidono la piccola e media impresa, scoraggiano quei pochi imprenditori che reistono, e rappresentano una zavorra per i più giovani che credono nell’iniziativa personale.

Quello sulla malaburocrazia è un allarme che viene lanciato - inultilmente - da anni. L’ultimo appello, in ordine di tempo, arriva da Giovanni Mirulla, presidente di ConfimpreseCatania (Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell'Artigianato, un Associazione che rappresenta e tutela gli interessi di medie, piccole e micro imprese). «Condividiamo l’allarme lanciato dal presidente di Invimit, Massimo Ferrarese: la malaburocrazia spaventa gli imprenditori, soprattutto i piccoli, più della mafia».

In generale per il passaggio di proprietà di un’attività già esistente bisogna mettere in conto che ci vogliono molti mesi «e così si rischia di perdere tutto il vantaggio dell’avviamento commerciale - spiega Mirulla - senza contare che nelle piccole e micro imprese è lo stesso titolare a dedicarsi alle pratiche amministrative, a compilare richieste di autorizzazioni ed altro, e finisce col togliere tempo prezioso all’attività economica, con un danno notevole». Una speranza potrebbe arrivare dall’iniziativa del presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha deciso di unificare, standardizzare e semplificare gli Sportelli unici per le attività produttive, i Suap. «Fino ad ora - ha commentato Mirulla - i Suap sono stati delle repubbliche autonome, ci auguriamo che diano i risultati sperati, guardiamo con speranza a questa riorganizzazione e ne verificheremo la funzionalità».

La “riforma” dei Suap prevede che chi vorrà avviare un’attività commerciale, oppure vorrà modificarla, dovrà chiedere l’autorizzazione al Comune utilizzando solo ed esclusivamente i moduli unificati e standardizzati. La nuova normativa disposta dalla Regione impone, tra l’altro, che i moduli siano unici per tutti gli uffici dei Comuni dell’Isola.
Serviranno per ottenere l’autorizzazione per l’inizio delle attività commerciali di vicinato, per l’esercizio di media o grande struttura di vendita, e anche per l’inizio di attività di vendita negli spacci interni, per la vendita mediante apparecchi automatici, per l’apertura di bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e vivande. E pure per avviare l’attività di pulizia, disinfezione, derattizzazione e sanificazione.

Ma occorrerà che gli uffici comunali del Suap si forniscano dei moduli unificati e standardizzati per poterli mettere a disposizione di quanti pensano di avviare o modificare un’attività commerciale.

lasicilia.it
07/05/2018

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