A Misterbianco si "gira" un cortometraggio sulla legalità e sulle vittime di mafia

CortometraggioA Misterbianco un evento fortemente significativo. Girate in città alcune riprese cinematografiche per il cortometraggio “Il solito pranzo”, sulla legalità e sulle vittime di mafia. Nel “corto”, viene rappresentato «un convivio tra “morti eccellenti” - tra cui Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato - riuniti per vigilare sul presente, con la speranza che il loro ideale possa essere stendardo delle generazioni future».

Una produzione della giovane società PrimaQuinta, con la regia di Andrea Valentino, sostenuta da diversi partners di rilievo fra cui il ministero dei Beni culturali e la Siae. E anche con il motivato sostegno logistico dell’amministrazione straordinaria di Misterbianco, «preso atto che la promozione della suddetta produzione cinematografica pone in risalto la memoria storica quale punto di forza per la crescita sociale e civile nonché strumento identitario del territorio; considerato che le tematiche affrontate dal cortometraggio assumono particolare rilevanza socioculturale poichè esso esprime valori che mirano a combattere la cultura della prepotenza e inducono alla riflessione sui temi della legalità, oltremodo centrali per l'intera comunità misterbianchese la cui vita amministrativa in atto risulta interessata dal provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale; e che quindi l'attività proposta appare finalizzata al pubblico interesse».

A Misterbianco le riprese sono state emblematicamente girate davanti al “murales della legalità” in via S. Antonio Abate, a pochi metri dalla sede del Municipio. Con la scena di un bambino in bici (Pietro Titone) che ruba un vassoio di cannoli a Falcone e Borsellino (interpretati rispettivamente dagli attori, autori e registi Stefano Randisi ed Enzo Vetrano). Altre scene girate a Catania, Cinisi e San Cataldo; tra i protagonisti, il fratello di Peppino Impastato, giornalista attivista (“Radio Aut”) ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978, giorno del rinvenimento del cadavere di Aldo Moro. A Impastato Misterbianco dedicò nel maggio 2017 la mostra “Il filo rosso della memoria” e il convegno-dibattito “La mafia uccide, il silenzio pure” con l’artista e fotografo Pino Manzella, che di Peppino fu amico e compagno di lotta alla mafia.

Il “corto” andrà in distribuzione l’estate prossima. E i commissari straordinari auspicano che la “prima” avvenga a Misterbianco.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
30/03/2021

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