Misterbianco ricorda padre Vincenzo Cannone: concorso per le scuole, mostra espositiva e spettacolo teatrale corale

Padre CannoneUn’intera città continua a rendere il proprio tributo e ringraziamento a una delle figure più amate della sua lunga storia. Padre Vincenzo Cannone, a più di un anno e mezzo dalla sua scomparsa, rimane nel cuore e nel pensiero dei misterbianchesi, di cui ha formato intere generazioni nell’arco di un sessantennio di missione pastorale. Con una predilezione costante, ma non esclusiva, per i più piccoli, da lui cresciuti con giochi, escursioni, insegnamenti e all’occorrenza anche con salutari ed oggi rimpianti ceffoni - in quel “povero” spazio parrocchiale poi diventato l’attuale Oratorio di San Nicolò, un “sogno” coltivato con passione e poi realizzato. E non a caso oggi quel meraviglioso sacerdote sempre sorridente, semplice e carismatico viene generalmente ricordato come il “Don Bosco dei misterbianchesi”.

L’amministrazione comunale ha già dedicato al compianto parroco una piazzetta con un “murales”. Nel frattempo l’infaticabile Massimo Costanza con la sua associazione “Lapablù” coltivava tenacemente un altro “sogno”: quello di dedicare al pastore una rappresentazione teatrale corale – “Vincenzo, Storia di un Padre” – che raccontasse la vita di padre Cannone fin dalle sue umili origini nel nativo paese messinese di Roccavaldina (con ripetute visite al luogo e acquisizione certosina di preziosi documenti e testimonianze) e lo ricordasse come uomo e sacerdote, captandone la grande umanità e la disarmante semplicità.

Un’appassionata produzione che ha coinvolto nei mesi scorsi, dopo due anni di lavoro preparatorio, ben 58 attori volontari di cui 6 professionisti, e una cinquantina di scenografie in digitale, sotto la guida dell’esperto regista Santi Consoli (52 anni di carriera artistica) con la determinante collaborazione di Salvo e Katya Giuffrida e di un generoso team. Due ore e mezzo di palpitante spettacolo, un kolossal in tre atti, atteso e già “sentitissimo” a Misterbianco, che debutta all’Auditorium Nelson Mandela venerdì 11, con repliche il 12,13, 18 e 19.
Ma lo spettacolo è parte di un “progetto” complessivo e partecipato, con due importanti iniziative collaterali.

Mercoledì, presso i locali del “Laboratorio di città” del Nelson Mandela, è avvenuta l’inaugurazione della Mostra espositiva (curata da Lucio Marullo con Mimmo Santonocito) di immagini e testimonianze raccolte nei decenni da svariate fonti private su padre Cannone; e si è svolta la premiazione delle due categorie (filastrocche e video) dell’apposito concorso per le scuole, curato dalla prof. Carmen Avellino, sul tema "La gioia di essere bambini e ragazzi, ieri ed oggi” - che ha prodotto tantissimi elaborati valutati dalla Commissione diretta dal Prof. Giuseppe Condorelli. Con lo scopo di evidenziare la figura di padre Cannone e il suo messaggio formativo a migliaia di ragazzi e a un’intera comunità, che si intende perpetuare.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
10/05/2018

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