Misterbianco: nuova icona della Madonna dove c'era la chiesa della Raccomandata

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E' stata inaugurata, nel luogo dove 342 anni fa i misterbianchesi riuniti all'interno della chiesa della Raccomandata decisero di ricostruire il nuovo Comune, un'icona raffigurante la Vergine ai quali i cittadini si affidarono per sfuggire al fuoco dell'Etna, nel marzo 1669. Il luogo sorge appena fuori il centro abitato e negli anni scorsi una stele era stata posizionata per ricordare la sosta dei profughi.

Adesso, su iniziativa della Fondazione Monasterium Album e del centro studi «Vittorio Bachelet», coordinato dall'avv. Salvatore Saglimbene, l'altarino è stato completamente restaurato e all'interno è stata posizionata una lastra di pietra lavica raffigurante l'icona della Vergine della Raccomandata, che tiene in mano una colomba, che rappresenta lo Spirito Santo, con lo sfondo dell'Etna in eruzione e la popolazione in fuga che prega la Vergine.

Particolare del disegno, opera del prof. Angelo Zuccarello, è che i volti raffigurati riguardano non personaggi anonimi, ma alcuni cittadini contemporanei che hanno a cuore le tradizioni e la storia patria del loro Comune.

All'inaugurazione, che si è svolta grazie a privati cittadini e al proprietario del terreno, hanno preso parte il sindaco di Misterbianco, Ninella Caruso, e i primi cittadini di Motta S. Anastasia, Angelo Giuffrida, e di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, e l'assessore Giuseppe Mazzaglia del Comune di Nicolosi.

Dopo la benedizione impartita dal parroco Giovanni Condorelli, Mimmo Santonocito ha declamato una poesia da lui composta per l'evento e il giovane Federico Pedicona ha eseguito al violino l'Ave Maria di Schubert.

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