Misterbianco e le "infiltrazioni". La Prefettura inizia le verifiche

Prefetto Sammartino“Misterbianco? Ci stiamo lavorando”. Il Prefetto di Catania Claudio Sammartino annuncia che sono iniziate le verifiche sulle presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Misterbianco. Verifiche che potrebbero rappresentare il primo passo della commissione d'accesso al Comune, per analizzare gli atti, gli appalti e altri possibili elementi di condizionamento mafioso della vita politica di una delle più importanti roccaforti del centrosinistra etneo. Un'infiltrazione che il sindaco Nino Di Guardo, già deputato regionale dei Ds ha escluso categoricamente, sollevando le proteste dell'opposizione consiliare.

L'INCHIESTA – Tra le numerose intercettazioni eseguite dalla guardia di finanza e dai carabinieri, ce n'è una che testimonierebbe l'esistenza di un “accordo di spartizione degli appalti comunali raggiunto dai Placenti grazie all'intervento del Santapaola”. Il Santapaola in questione non è il boss Nitto, ma un suo lontano parente, Carmelo Santapaola – attualmente ai domiciliari - vicesindaco del partito democratico, braccio destro di Luca Sammartino, nipote del Prefetto che sta eseguendo le verifiche. Ma sul conto del Prefetto di Catania, è bene sottolineare, che per il suo curriculum e per la sua esperienza, non c'è alcun dubbio sul rigore e sull'imparzialità che assicurerà anche sul Comune di Misterbianco, dove ha già revocato il vicesindaco Santapaola.

LE PARENTELE - Carmelo Santapaola è anche cugino di primo grado con i Placenti, ritenuti esponenti di spicco della mafia, nonché “capi e promotori – scrive la Procura di Catania - dell’associazione a delinquere, costituente articolazione operativa della famiglia mafiosa Santapaola, dedita all’infiltrazione nel mercato dei giochi e scommesse a distanza ed alla gestione delle rete commerciale dell’organizzazione, finalizzata alla diffusione di giochi e scommesse a distanza illeciti”.

LE INTERCETTAZIONI – Numerose le conversazioni registrate dagli inquirenti. Placenti dimostra di avere lunghe esperienze col Comune di Misterbianco, parla di Vito Santapaola, detto Tuccio, eletto consigliere nella lista Misterbianco libera con quasi trecento voti, cugino dei Placenti e di Carmelo Santapaola, “mio cugino”, dice Placenti, “ha tirato per le cose di mio padre, per il fatto dello sport, si sono presi l'assessorato allo Sport, l'assessore allo Sport e la compagnia di viaggi dda teatri!”. Gli indagati parlano anche della necessità di avere carte d'identità timbrate dal Comune per una possibile latitanza, ma è sugli appalti che si sono concentrate le attenzioni della Procura di Catania. Poco dopo le elezioni del 2012, i Placenti, mentre sono intercettati, pensano a come gestire le frazioni di Misterbianco. “Per Misterbianco se la sbriga Di Guardo – dice Vincenzo Placenti - per strade, per tutto quello che c'è di Misterbianco, noialtri non ci mettiamo nemmeno piede a Misterbianco e poi quello che è Lineri, Montepalma, Belsito, Poggiolupo, Serra, quella è cosa nostra”.

Antonio Condorelli
catania.livesicilia.it
28/11/2018

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