Misterbianco: come uscire dalle mafie

Il Silenzio è MafiaLo scioglimento del consiglio comunale di Misterbianco, per infiltrazioni mafiose, pone molte riflessioni e ragionamenti. La prima riflessione è che Di Guardo non lo ritengo assolutamente un mafioso. Restano responsabilità di ordine politico imperdonabili, quali: Volendo ragionare sulle passate elezioni amministrative, tutti hanno goduto del voto delle frazioni e tutti hanno formato maggioranze con quello. Senza guardare “all’odore che emanavano certe liste”.

Una sorta di scorciatoia per governare attraverso maggioranze “accomodate” Guardiamoci intorno. La mafia, in definitivo, è tutto questo! Accomodamento! Nessuno si può tirare indietro da questa “strategia” ne centro destra ne centro sinistra. Viviamo dentro i confine fra una pseudo democrazia e una dittatura mafiosa. Per uscire da questa trappola mortale, occorre aiutare un processo culturale, democratico e di conoscenza, usando la leva dell'integrazione e della conoscenza del territorio. Un processo che si presenta lungo e tortuoso.

Una nuova strada che possa invertire questa deriva esiste, senza compromessi elettorali e complicità costruite a tavolino. Oggi a Misterbianco sono presenti i germogli di una nuova democrazia, esistono gruppi e persone che possono interpretare questa inversione per una politica contro la dittatura mafiosa. Cari concittadini, guardiamoci intorno, guardiamo questa minoranza onesta e competente, non occorre fare nomi, basta ricordarsi chi ha lottato e sostenuto comizi di piazza contro questi poteri. Loro non sono stati in silenzio, hanno parlato. "Attiviamoci" facciamola diventare una pluralità per salvare il nostro paese.

Fichera Vito

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