Metropoli o consorzio: un «salto nel buio»

Città Metropolitane - MisterbiancoRiunione in autoconvocazione del Consiglio comunale di Misterbianco, dedicata esclusivamente alla trattazione della mozione urgente sull'adesione o meno alla Città metropolitana di Catania o ad un Libero Consorzio. Un tema che si sapeva già ben difficile, e la mozione ha avuto il merito di stimolare un confronto ed un'iniziativa utili e necessari in vista dell'immediato futuro.

Il consigliere Russo ha precisato di aver promosso la mozione e sollecitato la riunione «perché, secondo la legge regionale, i Comuni che entro il 30 settembre prossimo non avranno scelto diversamente, verranno automaticamente inseriti nelle Città metropolitane».

Inoltre, Russo aveva inizialmente espresso la proposta di coinvolgere su questo tema i cittadinim, attraverso un referendum che consentisse loro di decidere riguardo alle sorti amministrative della comunità misterbianchese.
Nel dibattito consiliare, sono state ribadite le contraddizioni di una legislazione regionale assolutamente carente, definita un «contenitore vuoto, un quadro con la sola cornice» in mancanza dei decreti di attuazione, che dovrebbero essere emanati nell'ottobre prossimo per definire competenze, funzioni e molto altro in merito ai nuovi Enti intermedi, che dovranno sostituire le Province.

Pertanto, ad oggi la scelta - tra l'adesione alla Città metropolitana di Catania o invece ad un Libero Consorzio, chissà quale - appare qui come un «salto nel buio».

Per una collettività di ben 47mila abitanti, si tratta di conoscere il proprio destino amministrativo. Ed allora, si è comunemente avvertita la necessità di assumere una ferma posizione e chiedere alla Regione una proroga per la decisione del Comune, sollecitando nel contempo un'urgente e completa legislazione che faccia ben conoscere compiti, ruoli, funzioni, procedure, meccanismi e possa quindi consentire una ponderata valutazione della convenienza, o meno, dell'adesione alla Città metropolitana o di eventuali strade alternative - che dovranno pur rispettare però la "continuità territoriale" - per potere determinare consapevolmente il futuro della propria collettività per gli anni a venire.

Concordato il documento, dalla conferenza dei capigruppo, è stato infine votato all'unanimità dai 17 presenti e sottoscritto da tutti i gruppi. Ora verrà inviato al più presto alla Regione ed ai parlamentari della provincia etnea.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
27/09/2014

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