Marino sulla OIKOS: "Mandai indietro regali"

Nicolò MarinoL’assessore all’energia Nicolò Marino mantiene ancora un imbarazzante silenzio sui rilievi che gli sono stati mossi e non risponde alle domande che pubblicamente gli abbiamo rivolto.

Sentito in Commissione antimafia regionale ha tuttavia chiarito, seppur tardivamente, i rilievi che anche SUD solleva da tempo sulla discarica di Tiritì gestita dalla OIKOS della famiglia Proto.

Appena un anno addietro, infatti, aveva dichiarato alla stampa che la procedura autorizzativa era regolare.

Denunciammo allora l’infondatezza di quell’affermazione e ci chiedemmo ancora chi mai avesse suggerito all’assessore quell’incredibile svarione quand’erano già note le denunce sulla discarica gestita da quel Proto che proprio Marino aveva tratto in arresto per fatti di Mafia (il Tribunale assolse poi Proto); prendiamo atto che ora l’ex magistrato ha cambiato idea.

Riferiamo, quindi, quanto Marino ha dichiarato davanti ai Commissari dell’Antimafia a proposito della OIKOS.

Attacca l’assessore spiegando che <>

A quel punto, il Presidente della Commissione Antimafia, l’on. Musumeci, sembra rivolgere un attacco all’ass. Marino quando gli spiega che in occasione di una visita della Commissione ad Isola delle Femmine, il comune sciolto per Mafia, un cittadino si sarebbe levato dal pubblico per chiedere il perché <<…quel comune porti i rifiuti alla discarica di OIKOS, cioè a 440 km>>, e quindi dice Musumeci a Marino: <>

Marino non sa spiegarsi il perché ma ad un certo punto dichiara alla Commissione che si vanno <<…a toccare interessi stratosferici, anche perché magari serviranno non solo per gli imprenditori, magari finanzieranno campagne elettorali, faranno altro…>>.

Un’accusa pesantissima che fa chiedere a Musumeci: <>

Marino risponde di no, ma poi spiega che ha notizie di interventi su OIKOS per i posti di lavoro, e parla di un CAF che addirittura aveva pubblicizzato posti di lavoro.

Spiega Marino che non è in grado di documentare questa accusa ma aggiunge sulla OIKOS: <<…mandai indietro regali…li ho mandati indietro>>.

Singolare a questo punto il disinteresse dei commissari antimafia, i quali non chiedono neanche di che regali si tratti.

Insomma, come spesso succede con questa Commissione Antimafia, anziché chiarezza sopravviene maggiore confusione e soprattutto nessuno ha chiesto come mai, visto che sono state riscontrate violazioni così gravi alla discarica di Motta S. Anastasia, questa non sia stata chiusa immediatamente?

Ed infine, ci aspetterebbe che in Commissione antimafia qualcuno ponga domande sulle eventuali infiltrazioni mafiose, soprattutto quando si ritrova in audizione un magistrato e ci si attende anche che un ex P.M. antimafia, che sulla proprietà di quella discarica ha diretto l’indagine antimafia “Saigon”, dica una parola, una sola parola sull’argomento: ed invece niente, silenzio!

Ci sarà consentito di esprimere una doverosa riserva su questo modo, diremmo omissivo, di procedere mentre alle 10 domande che abbiamo rivolto all’ass. Marino, ne rivolgiamo un’undicesima, vorremmo, infatti, che dicesse quali sono stati i regali della OIKOS che ha rimandato indietro.

Ci permetteremmo anzi di aggiungerne ancora una dodicesima, e cioè se l’ass. Marino ha mai incontrato il signor Proto, rappresentante della OIKOS ovvero se qualche autorevole politico catanese gli ha mai parlato a tutela della OIKOS.

Potremmo così forse meglio comprendere quale gruppo eventualmente abbia ricavato vantaggi elettorali dalla OIKOS.

Ma a pensarci bene, ed immaginando che Marino continuerà a tacere, forse basterebbe acquisire l’anagrafe dei dipendenti della OIKOS, tra i quali figurano consiglieri comunali e parenti di politici, per comprendere meglio ciò che le colpose omissioni in Commissione antimafia hanno relegato nel silenzio complice della politica.

P.S.: Ci sopravviene ancora una domanda da rivolgere all’ass. Marino: perché mai l’assessore all’energia non ha mai chiesto alla Prefettura l’informativa antimafia per l’OIKOS?

P.S. bis: Osserviamo che non una parola l’ass. Marino ha pronunciato sull’altra grande discarica privata gestita dalla famiglia Leonardi, e sul quale sito è prevista la costruzione di un mega bruciatore dove bruciare tutta la spazzatura siciliana.

P.S. ter: Non una parola Marino ha dedicato alle bonifiche, ai 500 milioni di euro che sono stati affidati al suo assessorato e che lui ha affidato al dirigente Zuccarello, lo stesso che l’ass. Mariella Lo Bello ha sollevato dal suo incarico all’Ambiente.

sudpress.it
23/03/2014

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Commenti

Marino e il Panettone

Marino e il Panettone

Egregio Direttore/Spettabile redazione,
nell’articolo intitolato “Marino sulla Oikos: “mandai indietro regali” l’estensore dell’articolo rileva che i componenti della Commissione Antimafia regionale, nel corso dell’audizione dell’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, avrebbero dovuto avere la curiosità di sapere quali fossero i regali, ricevuti dalla OIKOS S.p.A., che lo stesso Assessore avrebbe restituito al mittente.

Presto detto: la Oikos S.p.A., in occasione delle ultime festività natalizie e nell’ambito delle normali relazioni di cortesia istituzionale con i vari enti con cui la società ha rapporti, ha regalato al dott. Marino un cestino di prodotti locali del valore di € 120 IVA inclusa, insieme a un calendario recante il logo dell’azienda. Tale importo è, come noto, definito di “modico valore” dall’art. 4 del D.P.R. 129/2013 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici), e quindi al di sotto della soglia che imporrebbe al pubblico dipendente di mettere i regali “a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali”. Ciononostante il dott. Marino ha restituito il cesto chiedendo di consegnarlo ad un ente di beneficenza.

Inoltre, si coglie l’occasione, al fine di consentire un oggettivo completamento o chiarimento di altre notizie riportate nel medesimo articolo (tralasciando ovviamente le gratuite illazioni che la fonte stessa, nel corso dell’audizione, ha dichiarato di non essere “in grado di documentare”), per far presente che:
- il comune di Isola delle Femmine (“sciolto per mafia”) non ha mai conferito i rifiuti prodotti presso la discarica gestita dalla Oikos S.p.A.. Alcuni comuni della provincia di Palermo hanno, invece, conferito rifiuti, presso l’impianto della Oikos S.p.A., per brevi periodi, in un quadro di assoluta emergenza determinata dalla temporanea chiusura di altri impianti, quali Bellolampo e Mazzarà S. Andrea, e sempre su provvedimenti autorizzativi dell’Autorità competente;

-con riferimento alla notizia dell’avvio dei procedimenti di revoca/sospensione di autorizzazioni riguardanti la Oikos S.p.A., si rappresenta che, come già avvenuto nel procedimento nel quale il TAR Lazio, con sentenza n°10837/2013 del 23.10.2013, ha riconosciuto l’assoluta correttezza dell’iter amministrativo che ha portato alla concessione dell’ampliamento della discarica, la Oikos S.p.A. ha fornito alle Autorità competenti tutti i chiarimenti richiesti e, ove questi non fossero ritenuti esaustivi, difenderà i propri diritti nelle sedi competenti;

-in merito alla circostanza che il dott. Marino avrebbe riferito, sempre nel corso dell’audizione, di “reati ambientali o possibili o potenziali, che era doveroso comunicare al Procuratore della Repubblica”, si ritiene utile soltanto precisare che la Oikos S.p.A. ha sempre agito nell’assoluto rispetto delle normative in materia ambientale ed è pronta, come sempre è avvenuto, a fornire ogni collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.

Infine, giacché ogni qualvolta il Vostro giornale pubblica articoli in cui compare il nome della Oikos S.p.A. viene ricordato il procedimento penale c.d. “Saigon”, Vi chiediamo che, oltre al corretto richiamo della sentenza di assoluzione definitiva, venga inserita, per completezza di informazione, la circostanza che il sig. Proto Salvatore ha avuto riconosciuta ai sensi dell’art. 314 c.p.p. un’equa riparazione per la ingiusta detenzione sofferta, provvedimento che, come noto, viene emanato solo qualora venga accertata, oltre all’assoluta estraneità ai fatti contestati, l’assenza di qualunque sospetto di contiguità con la criminalità organizzata.

InvitandoVi a voler provvedere alla pubblicazione di quanto sopra con il dovuto rilievo, l'occasione mi è gradita per porgere distinti saluti. OIKOS S.p.A.
Il legale rappresentante p.t., Domenico Proto

sudpress.it
26/03/2014

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