Manifestazione Nazionale, No MUOS, Niscemi, 6 ottobre 2012

No MuosAppello per la manifestazione nazionale No MUOS a Niscemi! Credo che ogni siciliano, e ogni italiano, debba partecipare, con forza e convinzione, a questa manifestazione nazionale No MUOS, per la salute, la dignità e il futuro della nostra amata terra di Sicilia, che si svolgerà a Niscemi, sabato 6 ottobre 2012. Ci sarò anch’io!

Angelo Battiato

 

I venti di guerra soffiano nuovamente sul Mediterraneo; la Sicilia, da settant’anni occupata dall’esercito degli Stati Uniti, continua a subire un ruolo centrale nella strategia militare sia NATO che statunitense. A Niscemi proseguono senza sosta i lavori di costruzione del Muos, che attraverso le sue enormi parabole permetterà il flusso planetario delle informazioni militari; Sigonella Capitale mondiale dei droni (Global Hawk, Predator, Reaper) è in prima linea nelle politiche di attacco, come avviene da tempo con le guerre in Iraq, Afghanistan, Libia, ecc.

Il Muos, in costruzione dentro la Sughereta di Niscemi, Sito di Interesse Comunitario, è nocivo per la salute dei siciliani; nel breve e medio periodo l’esposizione alle sue microonde provocherà gravissime patologie, come tumori di vario tipo, leucemie infantili, infarti, melanomi, linfomi, malformazioni fetali, sterilità, aborti, mutazioni de sistema immunitario ecc.; esso grava su un territorio già stuprato dal Petrolchimico di Gela e dalle 41 antenne della base della marina militare USA NRTF, operanti anch’esse all’interno della Sughereta, le cui emissioni elettromagnetiche violano sistematicamente, dal 1991, i limiti previsti dalla legge. L’ambiente circostante l’installazione, per il raggio di decine e decine di km verrà progressivamente devastato e reso sterile, mentre l’agricoltura, patrimonio produttivo delle aree circostanti, subirà pesanti condizionamenti. Il MUOS è capace di interferire con le strumentazioni tecnologiche dei voli civili sull’aeroporto di Fontanarossa (già sottoposto a servitù militare dalla vicina base di Sigonella); è la vera causa della mancata apertura dell’aeroporto di Comiso; è un ingombrante ostacolo per il rilancio dell’economia territoriale; è soprattutto uno strumento di guerra e di morte. Noi, coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS, vogliamo che si revochi immediatamente l’installazione del MUOS e che si smantellino le 41 antenne NRTF. Vogliamo la smilitarizzazione della base americana di Sigonella, da riconvertire in aeroporto civile internazionale. Vogliamo che il governo, che taglia le spese sociali aumentando ogni genere di tasse e imposte per salvare il capitale finanziario ed il debito delle banche, tagli invece le spese militari.

Vogliamo che la Sicilia sia una culla di Pace al centro di un Mediterraneo mare di incontro, di convivenza e di cooperazione tra i popoli. Facciamo appello per una manifestazione nazionale su questi temi da tenersi a Niscemi, sabato 6 ottobre, con concentramento alle ore 14.30 presso SP10 (Contrada Apa), da dove un corteo sfilerà fino alla base NRTF. In serata, ore 19.30, (concentramento largo Mascione) corteo in città con concerto e interventi in piazza Vittorio Emanuele.

 

Coordinamento regionale Comitato No MUOS

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Commenti

"I venti di guerra soffiano

"I venti di guerra soffiano nuovamente sul Mediterraneo; la Sicilia, da settant’anni occupata dall’esercito degli Stati Uniti, continua a subire un ruolo centrale nella strategia militare sia NATO che statunitense."

Caro comitato "NO MUOS" sai che non ci avevavo fatto caso a questa occupazione degli Stati Uniti? Ma forse ti riferisci a qualche film che hai visto al cinema, o forse alla nuova programmazione cinematografica che uscirà nelle sale l'11 Ottobre? Ci sono tanti film americani di guerra, se preferisci  te ne cito alcuni così mi sai dire di quale si tratta  e vado subito  a vederlo, amo i film di azione. Tra poco uscirà "Atto di forza", "Taken: la vendetta", "On the Road", "Iron SKY", ma a dir il vero nelle trame non si parla di occupazione della Sicilia.

Tornando ai giorni nostri, e precisamente da quando sono nato, nessun militare statutinense mi ha mai puntato la pistola nella tempia, e non ho mai visto un carro armato americano pattugliare l'Italia e nemmeno la Sicilia. La sera esco liberamente, non c'è il coprifuoco, torno anche a tarda ora e non ho mai visto un militare americano che mi negasse la libertà di movimento.

E' charo che la presenza sul territorio Italiano delle basi americane, è un fattore storico, un accordo unilaterale, che trae origine purtroppo dalla perdita della seconda guerra mondiale, per la nostra libertà, e  ancor oggi paghiamo questo prezzo, tutti indistintamente, anche tu caro comitato MUOS.

Ma è anche vero che l'influenza degli Stati Uniti d'america nel corso degli anni ha contribuito a portare benessere e sviluppo, ricchezza, compresi anche effetti negativi.

Certo è che se la presenza sul territorio della sicilia, da parte dei militari americani me la chiami occupazione, non sò come definire la presenza sul territorio della Romania, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Ucraina ex jugoslavia ect ect da parte dei sovietici, che hanno ridotto questi Stati alla fame, povertà, regime di dittatura, e ancor oggi ne pagano le conseguenze.

Poi che la costruzione del MUOS sia nociva alla salute dei siciliani è tutt'altra cosa, e al riguardo mi associo pienamente.

Pasqualino Longo

Signor Pasqualino Longo,

Signor Pasqualino Longo,

Non voglio guastare la libertà delle sue convinte affermazioni, ma l’aver tirato fuori la solita tiritèra antisovietica per enfatizzare l’americanismo rende fuor di luogo il suo commento a questo post di Angelo Battiato, il quale, in coerenza col proprio pensiero, ha ritenuto pubblicizzare una manifestazione promossa dal Comitato NO MUOS, portando a conoscenza eventi nocivi che probabilmente sono sconosciuti alla maggior parte di noi siciliani, già condannati da discariche portatrici di danni alla salute, di acque inquinate e di aria irrespirabile.

Infatti, l’esaltazione con la quale lei dipinge l’americanismo come sistema che ci ha illuminati o resuscitati dall’oscurantismo è tutto da discutere. Lei ignora il fenomeno della Resistenza, delle lotte di popolo, e poi la fatica dei nostri padri che hanno saputo affrontare enormi sacrifici per la ricostruzione dei danni morali, sociali e del lavoro provocati dalla guerra e che, sul percorso della libertà ritrovata, della democrazia e dell’emancipazione, hanno dovuto riformare una società già in ginocchio.

Non che io voglia mitizzare la Resistenza, ma furono i suoi fermenti di riacquistata democrazia i protagonisti principali di quella vera rivoluzione culturale che ci ha indirizzato ad un nuovo percorso di apprendistato sociale per un mondo possibile al quale sembrava potessimo giungere.   Piuttosto a contaminarne i valori intervenne l’americanismo e la globalizzazione, che si sono rivelati  fenomeni negativi che non solo hanno ristrutturato la nostra società attorno al denaro, alla violenza, alla brutalità, ma hanno condizionato anche la nostra cultura con l’industria del consumo, con la produzione di TV spazzatura che non deve far pensare, ma solo elettrizzare con prosperose ragazze nude e con semianalfabeti ragazzotti impupati che irrompono via etere nelle case per riempire di marciume le nuove generazioni.  Se questi effetti per lei rappresentano «benessere, sviluppo e ricchezza», o li considera tesori di cui dobbiamo dire grazie a chi ce li ha inculcati, allora ritengo non razionali le sue affermazioni.

Dunque, abbandoni il suo sarcasmo del «...nessun militare statunitense mi ha mai puntato la pistola nella tempia...e via di seguito”.  Le assicuro che le presidenze USA hanno fatto di peggio non solo in politica interna ma soprattutto in politica estera. Ma forse lei era distratto per non accorgersene.

Comunque qui non voglio fare del mio commento una disquisizione sul sistema americano, sul quale gravano, in nome dell’esportazione della democrazia, ricorrenti intrighi internazionali, molti crimini e precipizi economico-sociali di politica imperialista che i governi USA chiamano inverosimilmente pace e a cui l’Italia è stata irresponsabilmente coinvolta.

Con amicizia

Enzo Arena

caro enzo Arena, condivido in

caro enzo Arena, condivido in pieno il tuo pensiero, ma il mio sarcasmo ci stà tutto per come è stato introdotto il messagio del comitato, in modo del tutto esagerato. Per il resto lasci perdere mi ascolti, io penso che anche i suoi genitori come i miei d'altronde hanno gioito quando gli americani hanno fatto il loro ingresso a misterbianco, distribuendo viveri di conforto e altro, liberando il territorio dall'oppressione tedesca, e dalla presunzione del regime fascista italiano. Ho ancora impressi nella mente i racconti di mia nonna e mia madre, Se oggi siamo un popolo democratico, libero,   lo dobbiamo anche a loro,  Poi le nuove generazioni italiane e americane hanno, e stanno rovinando tutto il benessere acquisito, ma quella è altra storia, purtroppo chi ha scritto l'articolo del MIOS non ha patito la fame e la guerra, vive come me nel benessere, con i suoi mali che l'affliggono,  e sparano c........te.

Volga lo sguardo all'est Europa, e mi creda preferisco questa Italia, con i suoi aspetti negativi, poi  magari diamo la colpa agli americani, e mi associo anch'io per tutto  il resto, ma continuiamo a vivere nella democrazia che è meglio, liberi di manifestare, liberi di pensare e di agire e anche di lamentarci, di criticare....l

Pasqualino Longo

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