Maggioranza e minoranza si mescolano il Consiglio comunale boccia la proposta

Consiglio Comunale Il Consiglio comunale di Misterbianco dice «no» alla nuova perimetrazione del territorio proposta dal comune di Belpasso e che prevedeva l'inglobamento di tutta la frazione di Piano Tavola nel Comune di Belpasso attraverso una serie di aggiustamenti di confini tra i vari Comuni, compresi Motta S. Anastasia e Camporotondo Etneo.
Una maggioranza sfilacciata e una minoranza non convinta hanno portato alla bocciatura della delibera che porta direttamente al naufragio della proposta già votata dai consigli comunali di Belpasso e Motta S. Anastasia e dove lo scoglio, forse quello maggiore, era atteso a Misterbianco.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
28/01/2012

Adesso il Comune di Camporotondo Etneo, che prima di discutere dell'argomento attendeva la decisione di Misterbianco, probabilmente abbandonerà questa linea che si è sfaldata dopo il voto in Consiglio. Su 19 consiglieri presenti, 9 hanno votato a favore, 5 contro e 5 astenuti. Inutile cercare tra questi maggioranza e opposizione poiché gli schieramenti si sono mischiati, anche se Pd e Volontari per Misterbianco si sono divisi tra astenuti e contrari, quella che è venuta a mancare è stata la coesione tra la maggioranza e le liste satellite, poiché oltre agli assenti tre sono stati i consiglieri della ex maggioranza di centrodestra che si sono astenuti.

Al di là della vicenda autonomistica che da oltre un decennio reclamano gli abitanti di Piano Tavola, appartenenti amministrativamente ai quattro Comuni, l'approvazione della delibera per Misterbianco poteva rappresentare, dopo 151 anni, una perimetrazione organica dei confini in quanto prevedeva l'accorpamento della parte alta di via Garibaldi con il centro etneo anziché con Motta S. Anastasia, mettendo fine all'assurdità di una via, quella principale, che a destra è territorio del centro etneo ed a sinistra nella parte finale per oltre duecento metri è territorio di Motta S. Anastasia. Una vicenda, questa, che in passato ha visto il civico consesso esprimersi più di una volta a favore, trovando un ostacolo nel Comune mottese che perdeva questo enclave di territorio e di conseguenza i cittadini residenti, ai quali però i servizi erano e sono assicurati per questioni logistiche dal Comune etneo. Questa volta la situazione è risultata capovolta, probabilmente perché in mezzo ci stava la vicenda autonomistica di Piano Tavola che ritorna prepotentemente in primo piano una volta naufragato il tentativo di accorpamento unico al Comune di Belpasso.

"Avevamo sempre detto che il tentativo era strumentale - ha detto il presidente del comitato civico che ha proposto il referendum Mimmo Ferreto - e così si è dimostrato. Attendiamo con fiducia la pronuncia del Tar di Catania per ripartire, convinti come siamo che la strada intrapresa è quella maestra e che la legge deve essere rispettata".

La proposta originale
La delibera proposta prevedeva la rielaborazione dei confini dei comuni con la quale ognuno cedeva una parte e gli altri ne acquistavano altre. Uno scambio quasi alla pari con l'unico obiettivo di far ricadere l'intera frazione di Piano Tavola all'interno del territorio di Belpaso. Per Misterbianco lo scambio di territorio avrebbe consentito l'accorpamento di tutta via Garibaldi, cedendo al comune di Motta due piccole masserie che si trovano all'interno del suo territorio e cedendo a Belpasso la parte di via Nazionale a Piano Tavola, trattenendo le due collinette basaltiche di contrada Erbe Bianche e Ficarelli.

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