Mafia: omicidio dirigente Dc; pentito, ad Arena davamo 3 mila voti

Congresso DC 1987 - Teatro Comunale - Paolo ArenaSono tre gli indagati per l'omicidio del segretario della Dc di Misterbianco Paolo Arena. Sono Gaetano Nicotra ("zio Tano") in qualità di mandante, mentre i due sicari sono Luciano Cavallaro, il collaboratore di giustizia che si è auto accusato del delitto, e Antonio Rivilli, capo della cosca dei Nicotra ("Tuppi") a Motta Sant'Anastasia. Cavallaro nel corso della sua collaborazione con la giustizia riferisce di diversi omicidi e indica nel sesto quello di Paolo Arena.
Per la prima volta mette a verbale il suo racconto l'8 febbraio del 2016, poi il 22 febbraio e infine il 29 luglio. Racconta le fasi del delitto, la fuga con un'Alfa 75 rubata a Paternò e riferisce che nell'immediatezza del fatto fu la zia di un affiliato, 'zia Nunziatina', a fornire a lui e a Rivilli, l'esatta posizione di Paolo Arena dinanzi al comune dove avvenne l'omicidio.

Il 22 marzo del 2016, la procura di Catania tramite i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria fa effettuare un sopralluogo ed è proprio Cavallaro a stabilire ogni spostamento in piazza Indipendenza, luogo dell'uccisione dell'esponente della Democrazia cristiana. Cavallaro racconta anche che proprio mentre il comando entrava in azione nella chiesa di San Nicolò si stava celebrando un matrimonio. Episodio che i carabinieri poi riscontreranno nei registri della chiesa. Di Paolo Arena parla anche Pippo Pulvirenti "u malpassoto" e lo fa qualche tempo dopo l'inizio del suo pentimento. E' il 19 settembre del 1994 e Pulvirenti lo riconosce in una foto. Parla di un politico "ammazzato da loro stessi..." facendo riferimento al gruppo di Nicotra, "per invidia perché era amico di mio genero di Pippo Grazioso...".

Pulvirenti parla anche di un incontro mentre era latitante, "l'ha portato Pino Orazio", poi aggiunge "me l'ha portato perché si discuteva di elezioni, di cose, di politica, di lavori". Alla domanda del magistrato che lo interrogava su quale fosse l'interesse nei confronti di Paolo Arena da parte di Orazio Pino, il vecchio padrino dice: "E l'interesse è questo: il fatto dei lavori che li dava a Pino Orazio, per guadagnare qualche cosa, va. Beh, questo era l'interesse che aveva Pino Orazio!". E che cosa ci guadagnava Arena in tutto questo? Pulvirenti spiega: "I voti. Quando era ora dei voti, noialtri ci interessavamo. Orazio Pino è lui che a Misterbianco gli ha fatto prendere qualche 3 mila voti".

Mafia: omicidio Arena, ne parlò anche pentito ucciso a Chiavari
(AGI) - Catania, 30 apr. - Dell'omicidio di Paolo Arena aveva recentemente parlato, l'ex pentito Orazio Pino, elemento di spicco della cosca Pulvirenti, assassinato dieci giorni fa a Chiavari (Genova). Messo a verbale il 20 febbraio del 2017, Pino dice: "Riconosco Paolo Arena, segretario della Dc di Misterbianco, già mio caro amico. Arena era soggetto che garantiva alla mia organizzazione l'accesso agli appalti gestiti dal Comune di Misterbianco ed avevamo altresì con lui la progettualità di estenderci anche al settore della sanità. Arena, prima di essere vicino al mio gruppo e a me personalmente, era molto vicino a Mario Nicotra, al quale garantiva l'accesso agli appalti esattamente come dopo fece con me. Più chiaramente Arena ha consentito di fare affari, prima, al gruppo dei Nicotra e, successivamente, al clan Pulvirenti (ero io a gestire i rapporti tra i politici e clan Pulvirenti per conto dell'intera organizzazione). L'omicidio Arena ha gravemente intaccato i miei interessi economici e di tutta l'organizzazione ed io, pertanto, ho ricondotto immediatamente l'omicidio al gruppo Nicotra. Si tratta, però, di una mia deduzione poiché non posso escludere che qualcun altro abbia sfruttato la contrapposizione tra noi e i Nicotra per uccidere Arena".

AGI Catania
Natale Bruno
30/04/2019

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