L'Arpa finalmente relaziona su Tiritì: si sbloccherà la bonifica?

Discarica TiritìForse spiragli di soluzione per la bonifica della discarica di Tiritì, “esaurita” dopo decenni di abbancamenti e dismessa da tre anni, che pur continua ad emettere biogas in parte venduti e in parte liberi nell’aria.

Il presidente della Regione Crocetta, nella sua duplice visita del 2 dicembre a Motta e Misterbianco, aveva solennemente assicurato che avrebbe risolto ben presto il problema, imponendo all’Oikos di provvedere alla bonifica in questione o poi intervenendo d’autorità in danno dell’azienda. Ma nulla di questo è in realtà avvenuto a tutt’oggi. E si è affermato che il tutto dipenderebbe dalla mancata relazione dell’Agenzia regionale Arpa, che a Misterbianco aveva pur ufficializzato allarmanti dati sull’inquinamento ambientale rilevato con i propri monitoraggi tecnici del luglio 2016.

La gestione commissariale prefettizia aveva dichiarato di aver provveduto ad “accantonare” cospicue cifre dai notevoli introiti della discarica di Valanghe d’inverno proprio ai fini della bonifica dell’impianto di Tiritì. Ma i titolari dell’azienda, ritornati in pieno possesso della società, hanno “precisato” che la Regione non aveva loro inviato alcuna prescrizione per la bonifica, e neanche dato riscontro alle sollecitazioni dell’Oikos, non emanando mai il provvedimento amministrativo di chiusura. E secondo l’azienda, non ci sarebbe alcuna “bonifica” da effettuare, “non trattandosi di un sito inquinato” ai sensi del d.lgs. n.163 del 2008 sui reati ambientali, secondo cui il gestore è tenuto a presentare all’approvazione della Regione un progetto recante gli interventi di bonifica e le misure di messa in sicurezza di emergenza da adottare. L’azienda dichiara di «avere redatto e puntualmente realizzato il “Piano d’indagine preliminare” prescritto per accertare il livello delle concentrazioni di soglie di contaminazione d’inquinamento e completare l’iter di chiusura del sito con la procedura di stabilizzazione della situazione riscontrata»; e avrebbe «messo in atto le attività di ripristino ambientale previste dalla legge, provvedendo anche a piantumazioni di vegetazione». Nei fatti, secondo l’Oikos, sarebbe stata finora proprio la Regione a bloccare tutto, “non emanando il decreto necessario per completare il progetto di chiusura”.

Ora, si apprende che lunedì il dirigente Roberto Grimaldi dovrebbe finalmente inviare al competente Assessorato regionale la relazione dell’Arpa con gli attesi risultati del monitoraggio sulla discarica di Tiritì, presumibile input tecnico finale per procedere (o meno?) alla sospirata bonifica e messa in sicurezza dell’impianto ancora all’origine di “emissioni” non solo odorifere. La notizia proviene da Angela Foti, deputata regionale del M5S, che comunica ai Comitati No discarica di averne ricevuto assicurazioni dal responsabile dell’Arpa. Si sbloccherà dunque finalmente la bonifica di Tiritì, e senza ulteriori contenziosi? Non resta che attendere i fatti, dopo tante disillusioni.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
08/04/2017

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