La visita di Di Maio ha ricucito i rapporti del Movimento 5 Stelle con il “meetup” locale

M5S - MisterbiancoAll’indomani della visita a Misterbianco - per il tour del Laboratorio di impresa del M55 - del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (personaggio di punta del Movimento) con il deputato della Commissione Attività produttive Mattia Fantinati e il deputato regionale Giancarlo Cancelleri, è lecito interrogarsi dall'esterno sul ruolo e sulla “ri-legittimazione" dei militanti locali dopo un periodo di imbarazzante silenzio.

Ad attendere la delegazione. tra attivisti, simpatizzanti e cittadini, c'erano stati tra l’altro la deputata nazionale Nunzia Catalfo e la deputata regionale Gianina Ciancio, attive "portavoce" entrambe nelle istituzioni elettive. Ma soprattutto, assieme a gente anche di altra "fede" e provenienza, c'erano quanti per quel Movimento avevano lavorato con passione a Misterbianco da anni e lo hanno portato non a caso a vincere significativamente le ultime consultazioni regionali ed europee, ma per le critiche operate all’interno ne erano stati - strada facendo - addirittura “scomunicati” dai vertici nazionali, suscitando serie perplessità nel contesto locale.

Appare quindi significativa, la visita finale della delegazione alla sede del meetup di “Misterbianco in movimento” in via Giordano Bruno, con un brevissimo discorso di Luigi Di Maio e tante foto nella ormai famosa “roccaforte” siciliana dei pentastellati misterbianchesi, primi come detto alle ultime due competizioni elettorali ma com'è noto privati tempo fa da uno studio legale di Grillo dell'uso del "logo" col suo nome negli sviluppi della vivace dialettica interna al Movimento. Un incontro semplice e “dovuto”, a premiare l'attesa di due ore e mezza in sede da parte di militanti e simpatizzanti qualcuno dei quali ha ricordato il grave problema delle discariche.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
27/10/2015

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