La spietata concentrazione di Giuseppe Alvano

All'artista di Enna ma catanese d'adozione, prematuramente scomparso nell'87 a soli trentasei anni l'Istituto Europeo Promozione Arte Comtemporanea dedica una antologica.

“Questo sguardo
è un simbolo senza comprensione/ descrive come schianto di onde sulle travi/ la
sorte”. La disperata concentrazione dei versi di Giuseppe Alvano (1949-1987)
si amalgama perfettamente alla sua parallela espressione pittorica: quasi
furente, primitiva, ma allo stesso tempo allusiva, memoriale. Una espressione
che si è dispiegata lungo il decennio della sua intensa produzione
artistica.Alla breve stagione esistenziale di questo ennese che, dopo una
formazione filosofica-letteraria a Catania si rivolge da autodidatta allo studio
dell’arte e alla sua pratica, l’Istituto Europeo Promozione Arte
Contemporanea - nella sua sede di via Oliveto Scammacca 21/c - col patrocinio
della Provincia Ragionale di Catania, dedica una singolare retrospettiva
antologica.La densità cromatica delle tele di Giuseppe Alvano, memori della
lezione di Guttuso e di Migneco, del realismo espressionista, senza dimenticare
Van Gogh o Matisse, si concentra in una pennellata fluida, priva di pause,
assolutamente viva, evidente nei volti, nelle coppie di amanti, nei gruppi - cui
potrebbero anche iscriversi le nature morte, o le esplosive composizioni
floreali – assimilabile ai dettami di certo “muralismo” vissuto non solo
come stile ma, ideologicamente nella necessità del ricordo. Non una memoria
storicamente da contemplare, ma una memoria che sappia di presente e che ne
sveli tutto l’orrore e tutta la bellezza: dunque una memoria poetica e
poietica. All’esuberanza coloristica di queste pare opporsi un dettato poetico
improntato ad un opposto segno esistenziale: ma è così solo in apparenza. I
versi di Alvano, concentrati nella silloge di “Isola” sono la trascrizione
di quell’universo esuberante e sensuale, la cifra esistenziale di un individuo
che continua a sperimentare “il sangue della ricordanza”: “Lasciatemi
intrecciare/ le contraddizioni con la lucidità:/ essenza interna con l’arma
del silenzio”. La mostra è aperta negli orari feriali (17.00-20.30).

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