La rabbia del fronte anti-discariche alla Festa del Pd

Comitati No DiscaricaAll’indomani dell’incontro sulla possibile “Sicilia verde” da costruire (in pratica, su ambiente e rifiuti) nell’ambito della Festa nazionale dell’Unità a Catania, è rabbia all’interno del “fronte” anti-discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.

L’iniziativa del Pd alla villa Bellini era già stata preceduta la sera prima da un durissimo comunicato stampa dei Comitati, che attribuendo proprio allo stesso Pd come forza di governo pesanti responsabilità nella gestione dei rifiuti in Sicilia (definita “fallimentare” e “fuorilegge”) contestava agli organizzatori il mancato invito all’incontro, cui erano stati invece richiesti gli interventi al sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo ed al coordinatore del (residuo) Pd di Motta S.A. Antonio Caruso, citati nel comunicato come «sindaci e dirigenti locali iscritti al partito, per quanto impegnati nella lotta contro le discariche, e ciò nello stile autoreferenziale di questa Festa». Ed era chiaro lo slogan: «Per noi sarà Festa solo quando verranno chiuse e bonificate entrambe le discariche di Tiritì e Valanghe d’Inverno».

E quel “manipolo” di oltre una dozzina di rappresentanti dei Comitati si era pur presentato in anticipo all’incontro serale al “Palco Sicilia”, con le vistose magliette su cui campeggiava la scritta «No discarica, ne abbiamo pieni i polmoni», con la voglia di far sentire forte il proprio messaggio sia al partito sia ai rappresentanti istituzionali coinvolti nel dibattito, avendo anche avuto in mattinata l’assicurazione di essere ascoltato dall’assessora regionale all’Energia Vania Contrafatto; la quale invece non si è presentata, giustificando l’assenza con gravi motivi familiari, e annullando così nei fatti il previsto confronto diretto. «Con chi dobbiamo parlare?» chiedeva Di Guardo «Se il problema non lo risolve il Pd, ci penseranno nel 2017 i 5 Stelle?». «Cosa fa il mio partito di fronte a queste diffuse richieste e proteste?» gli faceva eco il mottese Caruso.

A questo punto, la delusione e la protesta dei Comitati, che hanno assistito con spirito apertamente polemico - e varie interruzioni - ad un dibattito per loro “fine a se stesso”, nonostante gli interventi esplicitamente anti-discariche del sindaco di Guardo (che dal partito si era sospeso per poi rientrarvi) e di Antonio Caruso (rimasto invece a Motta quale referente del Pd dopo l’esodo di tanti). Quando poi dal palco si è espressa “solidarietà” nei confronti della causa e dei problemi delle popolazioni di Misterbianco e Motta, e si voleva dargli (tardivamente) la parola, dal gruppo dei Comitati è risuonata una perentoria risposta che esplicitamente “mandava a quel paese” quella solidarietà verbale che finora stride con i fatti.

Rimangono così più che mai sotto accusa dai manifestanti una classe politica («Pd in testa», ma anche «l’intera Ars», rappresentata giovedì sera dalla dep. Mirella Maggio) ed una burocrazia che tengono tuttora in vita una discarica «ecomostro» e un sistema rifiuti da incubo perenne.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
03/09/2016

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