La discarica di Motta a rischio chiusura

Discarica TiritìRischia la chiusura "per gravi criticità e difformità rispetto alla normativa vigente in materia ambientale" la discarica di Motta S. Anastasia. A comunicarlo, con una nota, l'assessore regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Nicolò Marino. Nel documento si afferma, infatti, che sono stati conclusi i lavori di verifica dell'iter istruttorio e autorizzativo delle discariche e degli impianti della Oikos, società che gestisce il sito mottese, compiuti dalla commissione istituita dallo stesso assessore e dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell'Acqua e dei Rifiuti.

La relazione conclusiva, di oltre cento pagine, analizza nel dettaglio tutto l'iter autorizzativo, sia della discarica non più in esercizio sita in contrada Tiritì, sia della discarica attualmente in esercizio ubicata in contrada Valanghe d'Inverno, entrambe nel Comune di Motta S. Anastasia. «La relazione - si legge ancora nella nota della Regione - evidenzia gravi criticità e difformità rispetto alla normativa vigente in materia ambientale. Sulla base delle risultanze della relazione, su specifica direttiva dell'assessore, il dirigente generale del Dipartimento dell'Acqua e dei Rifiuti ha ritenuto opportuno emanare immediatamente i provvedimenti di competenza, ovviamente nel pieno rispetto delle regole del procedimento amministrativo che dà diritto all'interessato di produrre controdeduzioni e agli altri enti partecipanti al procedimento di produrre le loro osservazioni».

Diversi i provvedimenti emanati dalla Regione. Il primo concerne l'avvio del procedimento di diniego del rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio della discarica sita in contrada Valanghe d'Inverno, attualmente in uso. «Alla chiusura del procedimento - prosegue il comunicato dell'assessorato - qualora confermate le violazioni rilevate potrà essere addirittura disposta la chiusura della discarica».

La seconda disposizione riguarda la chiusura "per gravi motivi ambientali della discarica ubicata in contrada Tiritì, discarica non più in esercizio, con contestuale diffida, nei confronti del gestore, a realizzare, ai sensi dell'art. 242 del Dlgs 152/2006 (testo unico ambientale), nei tempi e con le modalità indicate, i necessari interventi di messa in sicurezza, di caratterizzazione dei comparti ambientali interessati (suolo ed acque sotterranee), di messa in sicurezza permanente e di bonifica, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza ambientale del sito relativamente alle matrici acque, suolo e aria". Il terzo provvedimento riguarda la revoca dell'autorizzazione alla realizzazione del bioreattore, ritenuta dall'amministrazione "non conforme alla legislazione vigente".

«Stiamo procedendo - dichiara l'assessore Marino - a verificare tutti i procedimenti autorizzativi delle discariche private e lo stesso lavoro sarà compiuto per quelle pubbliche. Analoga verifica è in corso per le tariffe applicate sia dai gestori privati che da quelli pubblici. Il ripristino di un sistema di legalità e di trasparenza è per noi condizione imprescindibile per creare un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti».

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
12/03/2014

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