La dialettica non è polemica

Pippo Gullotta Non l'ho ancora fatto e chiedo venia. Ringrazio il team di Misterbianco.com per la professionalità con la quale lavora, offrendo a tutti spazio, nello spirito più genuino della rete. Grazie.
Rispondo all'ultimo commento lasciatomi da Pietro Santagati in merito alla lettera da me indirizzata a Di Guardo, aprendo una nuova pagina non un commento, perché voglio allargare, come mi richiede Pietro Santagati, l'orizzonte della discussione.

Caro Pietro Santagati, se devo essere sincero, non credo di averti convinto alla stessa stregua di come non credo al tuo candore, credo piuttosto che il dibattito che è seguito alla lettera aperta, non è affatto polemica sterile, ma un approfondimento sulle questioni politiche che riguardano la nostra città (e non solo) che, mi auguro, possa continuare anche in seguito, perché sarebbe un buon viatico per contribuire tutti alla crescita politica e sociale di Misterbianco.

Veniamo alle questioni da te sollevate.
Tu hai scritto:"...... le elezioni comunali misterbianchesi sono state l'occasione, per Lombardo e Leanza, di misurarsi in duello in modo consensuale e prestabilito, al fine di ristabilire equilibri e alleanze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. ...... Conclusioni. Se Pippo Gullotta avrà l'onestà intellettuale di confermare quel che ho scritto, mi convincerò della bontà delle sue ragioni, in tal caso però, avrebbe dovuto destinare le proprie osservazioni non a Di Guardo bensì a Lombardo, Leanza e anche al PDL, che ha partecipato al duello (dalla parte di Leanza) e ha accettato di sacrificare Nino Condorelli, colpevole di non aver abbandonato in tempo la scena di un duello non suo."

Parto dalla fine affermando senza tema di smentita (lo dicono le schede votate) che il PdL in questa tornata elettorale ha avuto una percentuale di accoglimento del candidato Sindaco Condorelli di circa il 90 %. Quindi noi e io in particolare non abbiamo sacrificato niente e nessuno, anzi. Piuttosto, e vengo al tema politico che ci riguarda, mi aspettavo da te e da qualcun altro una osservazione circa il silenzio assordante dei responsabili politici, dei candidati, degli eletti nelle liste collegate a vario titolo al partito del Governatore. E sottolineo il partito del Governatore, perché è quella la casa di tutti gli esponenti politici facenti capo alle liste civiche presenti nell'alleanza di centro-destra. La mia onestà mentale non si mette in discussione in quanto ho dato ampia manifestazione di possederne in quantità sufficiente a permettermi di parlare senza infingimenti, ipocrisie e cazzeggiamenti vari.

Le elezioni di Misterbianco, sono state la prova riuscita di un esperimento, che con molta probabilità di ripeterà fra qualche mese, in occasione delle elezioni regionali. Con gli stessi attori, ma con qualche comparsa di meno. Il motivo della mia amarezza che rasenta l'incazzamento è che tutto questo lo avevamo previsto e detto a tutti e non abbiamo ricevuto risposte chiare. Con la mia lettera e i successivi commenti, non ho voluto affatto sminuire la portata della vittoria di Di Guardo, ma ho voluto rappresentare l'osservazione dei fatti nuda e cruda, per amore di giustizia.

Come vedi caro Pietro con la mia onestà e la mia dignità non gioco affatto. Mi aspetto che qualcuno di quelli che tacciono, ne tiri fuori un pò, assieme a una buona dose di testosterone (per dirla tutta-tirino fuori gli attributi) e accettino il confronto leale.

Altrimenti passerà un'altra stagione e passeremo (non me ne voglia Di Guardo) dalle mani di "un massaro" a un altro, non avendo più un pezzo di terra da coltivare. Non è più tempo di partigianerie o tifoserie, ci vogliono intelligenza e capacità, inventiva e lucidità per cambiare la nostra terra. I bisogni reali devono trovare soluzioni attraverso processi logici anche innovativi, ma quei bisogni indotti necessari a tenere sopite le coscienze, ci devono fare incazzare e dobbiamo reagire. E' tempo di dire basta. E io dico BASTA. Cordialmente

Pippo Gullotta

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