Incontro 5 stelle su rifiuti e discariche

Movimento 5 Stelle - Misterbianco“La quarta Commissione parlamentare (Ambiente) all’Assemblea regionale siciliana, presieduta dal nostro Giampiero Trizzino, aveva lavorato bene, e forse proprio per questo ci hanno tolto l’unica presidenza che avevamo”. Esordiscono così le deputate regionali Gianina Ciancio ed Angela Foti, “portavoce” del Movimento 5 Stelle alla Regione, nell’incontro pubblico tenutosi a Misterbianco su rifiuti e discariche.

Sotto accusa esplicita la Regione, in “emergenza rifiuti” fin dal 1999. Con un “Piano rifiuti” varato nel 2011 senza le valutazioni di impatto strategico ed ambientale (arrivate solo dopo la scadenza triennale), e con continue “emergenze programmate” che esasperano i problemi e le popolazioni e favoriscono illeciti e arricchimenti privati.

Le giovani “portavoce” pentastellate ricordano le mozioni approvate dall’Ars sulla chiusura della discarica di Valanghe d’inverno e sulla rimodulazione del Piano regionale “obsoleto e ambiguo” secondo le linee-guida verso i “rifiuti zero”. Una fortissima critica ai pericolosi “inceneritori” voluti ora dal governo nazionale e da quello regionale, con i danni ambientali che ne deriverebbero in direzione esattamente contraria alla raccolta differenziata ed alla riduzione dei rifiuti attraverso il riuso e riciclo.

Mozioni di indirizzo e disegni di legge per mettere mano al sistema attuale di “disordine organizzato” che premia la criminalità, ed invertire presto la rotta; semplificare e agevolare le procedure per il pre-trattamento dei rifiuti, vietare il conferimento di quelli riusabili o riciclabili, sancire tariffe puntuali e meccanismi di premialità e penalità, rispettare le leggi e le direttive europee, costituire “banche alimentari” per i generi in scadenza, ed altro. Chi inquina paghi, chi produce lo faccia con materiale riciclabile: occorre un’economia “circolare” e sostenibile. Le discariche, anziché la “normalità e strada obbligata” per due milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti, devono essere solo l’ultima “ratio” dopo aver salvato tutti i materiali post-consumo (plastica, legno, vetro, tessuti) come “risorse” che attraverso meccanismi virtuosi possono produrre reddito diffuso e migliaia di posti di lavoro. Di fronte a “modelli” contrapposti sul piano della legalità, dell’ambiente, dell’economia, occorrono un “salto culturale”, una forte volontà politica e la collaborazione di tutti (a partire dal compostaggio domestico ed una riduzione dei rifiuti prodotti).

Il tutto, sulla stessa lunghezza d’onda con le Associazioni ambientaliste e con i Comitati No discarica, di cui è stata elogiata l’attività.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
08/12/2015

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