Il volontariato è cultura della solidarietà

“La Repubblica Italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell'attività di volontariato come espressione di solidarietà e pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l'autonomia. e ne favorisce l'apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato, dalle Regioni e d'agli enti locali”.

“La Repubblica Italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell'attività di volontariato come espressione di solidarietà e pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l'autonomia. e ne favorisce l'apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato, dalle Regioni e d'agli enti locali”.
Il volontariato, quindi, riconosciuto dallo Stato con La legge n. 266/91, è un fenomeno che investe molti milioni di cittadini, che organizza risorse ed energie importanti e che produce servizi qualificati insostituibili.
Il volontariato è un modo d’essere, uno stile di vita fatto di “normalità”, “quotidianità”, “originalità”, “spontaneità”, “disinteresse”.
É una scelta motivata e responsabile di solidarietà e condivisione con i cittadini in difficoltà finalizzata alla rimozione delle cause che producono povertà, emarginazione, solitudine, indifferenza.
Il volontariato competente e competitivo, motivato e ragionato, organizzato e regolamentato, professionale e maturo, è, soprattutto, una scelta di libertà.
Il volontariato è anche testimone, interprete e protagonista della società civile, della tutela e della promozione dei suoi diritti umani, costituzionali, politici, economici.
“I volontari fanno certamente molte cose: anche quella di essere un modello per tutti i cittadini”.
Nell'attuale momento storico per il volontariato vi è soprattutto il compito di riuscire ad indicare che si può coniugare la solidarietà, come scelta personale di vita, con una cittadinanza attiva, cioè con la dimensione politica. Il vero problema non è quello dei fondi o dei servizi, ma delle scelte politiche ed economiche che puntino a rimuovere le cause della povertà e dell’emarginazione.
Creare relazioni organizzate di volontariato significa, quindi, compiere un gesto non solo di provocatorio valore culturale ma anche di profonda valenza sociale e politica.
Nell'attuale tendenza alla riforma dello Stato sociale il volontariato si trova esposto a due opposti orientamenti: da un lato, ad una supervalutazione per scaricargli addosso i problemi dei “poveri”; dall’altro, diventerà scomodo quando a livello nazionale e locale dovrà contestare le inadempienze dell’ente pubblico nei confronti dei “deboli”. Pertanto il volontariato non deve essere il 2barelliere della storia” che supplisce alle deficienze dello Stato assistenziale, alimentando i circuiti perversi dell’emarginazione e della povertà. Non deve essere il “giardino fiorito del Palazzo del potere” cui delegare scampoli di assistenza a buon mercato, mentre si liquidano le conquiste dello Stato sociale.
Dobbiamo creare un volontariato che vuole essere proposta, testimonianza,, denuncia; ma anche fattore culturale di crescita. Dobbiamo costruire un volontariato più maturo, organizzato e pluralistico, in grado di essere soggetto di innovazione e di cambiamento.
Il volontariato moderno deve dare rappresentanza, in maniera incisiva, ai bisogni ed alle ansie delle persone “senza voce”, restituire i diritti di cittadinanza negati, proporre la centralità della persona umana, costruire una vera comunità solidale.

LA SOCIETÀ MISTERBIANCHESE E IL VOLONTARIATO

Celebrare l'Anno Internazionale del Volontariato a Misterbianco è un’occasione importante per approfondire lo studio sui gravi problemi che investono la nostra comunità e per promuovere risorse e interventi mirati e adeguati alla soluzione ed alla rimozione delle cause di disagio sociale.
Importanti sono stati le iniziative attuate dal Comune di Misterbianco per la promozione e lo sviluppo delle associazioni e delle relazioni comunitarie di volontariato sociale:

  • regolamento Comunale per la concessione di contributi straordinari, per la promozione, sostegno e sviluppo delle attività socio-assistenziali;

  • regolamento Consulta comunale socio-assistenziale;

  • donazione autoambulanza alla Fraternita Misericordia;

  • donazione pulmino all’associazione “Umanità Solidale”.

Dobbiamo realizzare insieme alle organizzazioni “no profit” maggiori strumenti idonei per una diversa convivenza basata sulla corresponsabilità e sulla partecipazione, contribuendo ad una programmazione con l’Ente pubblico sulle tematiche educative, sanitarie e sociali.

Misterbianco, 5 dicembre 2001

Angelo Battiato
Presidente Commissione Consiliare Servizi Sociali
Comune di Misterbianco

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