Il teatro civico di Paolini e le inchieste della Gabanelli

"Report" la fortunata trasmissione di Rai Tre (nonostante i passati orari di programmazione) coniuga da quest'anno i monologhe dell'autore di "Vajont" e le inchieste del programma. A partire dal prossimo ottobre. Anteprima a Catania della prima puntata.

Un Sangiorgi
spirluccicante e stracolmo – la caccia ai biglietti e ai posti è stata senza
esclusione di colpi e con tanto di fila all’esterno – accoglie la seconda
anteprima Rai che il Prix Italia offre alla sua sede di Catania in occasione
della sua 55 edizione. Si tratta di un accoppiamento non casuale: il “teatro
civico” dell’attore Marco Paolini - l’autore e regista bellunese di
“Vajont” e di “Canto per Ustica” - e le inchieste di “Report” la
trasmissione di Milena Gabanelli in onda si Rai Tre a partire dal prossimo
ottobre.
Un altro modo di coniugare la denuncia sociale – lungo i sei
monologhi di circa quaranta minuti scritti con Francesco Piccolini e Andrea
Purgatori, Paolini affronterà argomenti collegati al tema delle puntate di
“Report” - e il giornalismo impegnato e sociale di Milena Gabanelli. Dunque
la forza della parola - scagliata dalle
tavole abbandonate di un teatro di Schio, dove il regista Davide Ferrario ha
effettuato le riprese – e quella delle immagini e dei servizi di “Report”.
Sullo schermo del Sangiorgi è andato in scena “Bophal 2 dic. 1984” il
monologo incentrato sulla sciagura provocata dalla fuoriuscita del micidiale
isocianato di metile -
amichevolmente “mic” - dai depositi della Union Carbide che uccise migliaia
di persone di quella ridente cittadina indiana.
Lungo un racconto costruito a
spirale senza fronzoli e ammiccamenti “larmoyant” Paolini ricostruisce le
bugie, reticenze, i tagli strutturali, gli scandali che hanno contrassegnato in
questi vent’anni la vicenda dell’azienda americana: un dito “civilmente”
puntato contro quell’”arsenale chimico” del colosso Union Carbide.
Un
colosso macchiato di sangue. “La corda spezzata” dell’operatore di ripresa
free-lance Giovanni Tomarchio, seconda anteprima (anch’essa prodotta dalla
Rai), è un racconto dell’eruzione dell’Etna dello scorso anno: un reportage
completo in cui il cameraman garrese, che conosce benissimo il vulcano, regala
immagini potenti e affascinanti. Stasera, sempre al Teatro Sangiorgi (20.30)
anteprima Rai Educational “Il sequestro Casella” per la serie “La storia
siamo noi” e, a seguire, “due per uno”, per la serie “Storie di
cronaca”.

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