Il Sacco Nero. Da leggenda a incubo!

Sacco neroIl “SACCO NERO”… Da leggenda a incubo,… il passo è breve! E se prima lo vedevi “aggirare” di soppiatto, all’antrasatta, nei vicoli scuri, tra le vie e le piazze della nostra Misterbianco, e quasi non ci facevi caso, come fosse un vecchio soprammobile, che non vedevi l’ora di disfartene, o come un “oggetto ornamentale”, racimolato tra gli avanzi della cantina, o come un “souvenir”, buono solo per ricordare un viaggio, e pronto per l’indifferenziata, adesso, il Sacco Nero, all’improvviso, è diventato un sacrilegio, uno scandalo, peggio, un incubo per gli operatori ecologici e per il Comune, una “pietra angolare” della nostra “atavica inciviltà”, un gesto ignobile, il termometro della nostra “maleducazione civica”.

E adesso che è bandito, per legge e per buon senso, adesso che è diventato un Reato, peggio della “peste nera”, proprio adesso lo vedi spuntare al mattino, insieme al sole, in ogni angolo della città, “in ogni luogo”, come un vampiro, un fantasma, un highlander, uno spettro da cacciare e da mandare al rogo! Occhio vivo, dunque, al “Sacco Nero”, lucente, sfavillante, fiammeggiante! Ma anche unto, oliato, impomatato! E poi gonfiato, insozzato, ingigantito! E corrotto! E ce lo ritroviamo dappertutto, o’ ‘Ndrommu, a Panzera, o’ Centru a’ Chiazza! Single, in coppia, a tre, o puramente a quattru,… cu sutta e cu supra,… che c’è più gusto a stare in compagnia! E cettu! Chiamali scemi! Ma, cari concittadini, il problema non è solo il Sacco Nero. Il problema, a mio parere, è un altro.

Il Sacco Nero è figlio del nostro madido tempo. Cosa potevamo aspettarci da una società “dedita” al consumo, all’usa e getta, al “pret-à-porter”, al “paghi uno e prendi due”, ai “saldi di fine stagione e per tutte le tasche”, alle “rottamazioni” di tutto e di più!? Cos’altro potevamo aspettarci da un sistema economico che pensa solo al PIL, al Nasdaq, al Rating!? Di cosa ci lamentiamo se al mattino, anziché ascoltare il “canto della vicina”, ci precipitiamo in tv a vedere le quotazioni di Piazza Affari, di Wall Street e di Singapore!? E allora,… prendiamocela nel… PIL! La nostra società produce montagne di spazzatura, fiumi di immondizia, caterva di rifiuti, che generano un subisso di soldi… e ‘na maniata di ladri! Capito il concetto!? E a poco serve la “differenziata”, quando laggiù, più in là di Mezzocampo, nella metropoli, senza neppure la decenza del Sacco Nero, viene “indifferenziato” di tutto!

Proprio l’altra mattina ho visto, riposti in bell’ordine (si fa per dire!), in un angolo di città, un lavabo, un materasso a molle, i rimasugli della “cena tra amici”, un manico di scopa, un residuo di sedia e la copertina di Playboy che… “confabulavano” animosamente! Cosa avevano poi da dirsi! Boh! Mistero targato RSU! Ma intanto, sogniamo ancora… un mondo senza rifiuti! Che sarà,… forse, nella prossima generazione! Nel frattempo, per favore, risolviamo il problema della puzza!

Angelo Battiato

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