Il futuro (incerto) del volontariato sociale

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«Volontariato sociale: C'è un futuro a Misterbianco?»
E' stato il tema di un incontro promosso dalle associazioni di volontariato che operano sul territorio alla luce non solo dai drastici tagli di bilancio operati, che hanno comportato il dimezzamento dei contributi devoluti alle associazioni nel 2010 e profonda incertezza sulla presenza stessa dei contributi per il 2011, ma anche dalla crisi generale del volontariato.

Un dibattito interessante voluto dalla Misericordia, che da anni si occupa sul territorio del volontariato con il servizio di ambulanze e il gruppo Fratres, che organizza i donatori di sangue, al quale hanno preso parte i rappresentanti di Umanità Solidale, Cefam, della cooperativa sociale «La famiglia», che assieme costituiscono la consulta socio assistenziale voluta del Comune etneo.

«Una crisi - ha detto il presidente della Misericordia, Giovanni Giuffrida - causata anche dalla scarsa partecipazione dei cittadini, dalla progressiva carenza di adesione di giovani e adulti, dalla mancanza di senso civico, di motivazioni e di partecipazione attiva».

L'idea, lanciata dalla dott.ssa Grazia Chiari, presidente della cooperativa «La Famiglia», è quella di iniziare un percorso programmatico che coinvolga tutte le associazioni nell'opera costante di sensibilizzazione ed educazione dei giovani ai temi del volontariato.
«Un vero e proprio investimento sul futuro - ha sottolineato la Chiari - che punti principalmente sui giovani e sulle classi dirigenti di domani per definire un percorso coordinato dalla Consulta socio-assistenziale e che verrà esteso a tutte le realtà associative».

Per l'amministrazione comunale è intervenuto il sindaco Ninella Caruso, che ha assicurato le associazioni di volontariato, seppur tra le ristrettezze di bilancio, a mantenere per il 2011 gli impegni già erogati nel 2010, con la volontà di drenare eventuali risorse aggiuntive e mettere a disposizione delle associazioni, nell'ottica di alleviare i costi, il centro polifunzionale di Serra, realizzato con i fondi di Urban II e attualmente inutilizzato.

Un annuncio che è stato colto con soddisfazione dalle associazioni di volontariato, che sono disponibili a un incontro per definire la possibilità di utilizzo dell'immobile.

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