Il Consiglio di Misterbianco sugli Asili nido e Spazi gioco: una comunità che chiede attenzione e rispetto

Aldo ParrinelloUna serata di dialogo collaborazione e chiarezza al Consiglio comunale di Misterbianco, per comprendere i fatti e assumere una posizione condivisa e trasversale su una problematica che merita le giuste attenzioni e soluzioni. Quella dei lavoratori dell’Asilo nido e dello Spazio gioco, dipendenti da cooperative aggiudicatarie del servizio, che erano arrivati a ben 11 mesi di spettanze non percepite, continuando a lavorare pur in agitazione sindacale.

Una situazione insostenibile, solo parzialmente sbloccatasi da alcuni giorni con l’arrivo delle retribuzioni maturate fino a tutto il 2016, ma che va monitorata e risolta fino alla normalizzazione dei pagamenti nel settore. A partire dalla prossima rendicontazione da completarsi perentoriamente entro il 30 settembre. Assente il Comune di Catania che era stato invitato, in aula due interventi delle opposizioni e due della maggioranza e la relazione dell’assessore ai servizi sociali Aldo Parrinello. Tutti concordi, nessuna strumentalizzazione da farsi sul problema che interessa la comunità. Ripercorse le tappe di un servizio (l’Asilo nido comunale) che si era riusciti a ripristinare dopo una lunga sospensione e ripetuti solleciti verso Catania capofila del Distretto sociosanitario, poi l’aggiunta dello Spazio gioco in periferia a Lineri: traguardi seguìti da sofferenze gestionali impensabili. Con “giochi” di cifre e scadenze, meccanismi tortuosi, dai “riparti” alle assegnazioni del servizio, dalle fatturazioni delle Cooperative alle faticose rendicontazioni dell’esiguo personale addetto al Comune di Catania, alla loro validazione dall’Assessorato regionale e l’invio a Roma, poi il finanziamento ministeriale fino ai mandati di pagamento alle Cooperative e da queste ai dipendenti. Un iter farraginoso e inquietante che è diventato un’agonia per i lavoratori interessati. Una cosa è certa: chi lavora deve essere pagato, ma il Comune di Misterbianco non ha responsabilità nè soluzioni proprie e autonome, e non può procedere ad alcuna anticipazione di cassa nelle lunghe more della burocrazia amministrativa. Rimangono il controllo e la pressione costante da svolgere.

Grate le operatrici presenti al Consiglio, che intende verificare le cause di tante lungaggini mortificanti, per evitare che errori e ritardi si ripetano. Consegnato dalle opposizioni un documento nel quale si chiedono monitoraggi e interventi costanti. Nella massima solidarietà con i lavoratori impegnati, una comunità con 45 bambini negli asili nido e 20 negli spazi gioco ha espresso l’esigenza di essere rispettata e impegna il Comune gestore del sistema (Catania) sulla necessaria normalizzazione di rendiconti e pagamenti.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
24/08/2017

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