Con una delibera di Giunta, pubblicata nell'Albo pretorio del Municipio, il Comune di Motta S. Anastasia ha dato il via all'iter legale per l'impugnazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato dal ministero dell'Ambiente il 3 luglio di quest'anno.
A determinare l'atto amministrativo il previsto ampliamento della discarica di contrada Tiritì. Impugnazione annunciata nelle scorse settimane dal sindaco Angelo Giuffrida, nel corso di una seduta di Consiglio comunale e, al contempo, fortemente richiesta dal locale «Comitato contro la discarica», promotore di una petizione popolare.
«La Giunta comunale - spiega il sindaco Giuffrida - ha adottato lo scorso mercoledì l'atto deliberativo per il conferimento dell'incarico a un legale, l'avv. Cariola, che sarà finalizzato alla impugnazione del Piano regionale dei rifiuti. Il provvedimento di impugnazione, non essendo stato pubblicato il Piano sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, sarà effettuato presso il Tar del Lazio. Dopo l'approvazione dell'atto deliberativo di incarico - conclude il primo cittadino mottese - il nostro legale provvederà, a stretto giro di posta, a inoltrare la richiesta di impugnazione».
E a spingere per dare avvio all'atto di impugnazione erano stati, nei giorni passati, pure i consiglieri Danilo Festa e Puccio Bruno del Pd e Maria S. Schillaci del Mpa, firmatari di una nota presentata al Comune di Motta nella quale sottolineavano come «l'articolo 199 comma 12 del testo unico ambientale recita che «le regioni e le province autonome assicurano la pubblicazione dei piani e dei programmi di cui al presente articolo, anche attraverso l'inserimento degli stessi sul sito web della Regione o della Provincia autonoma». «Pubblicazione sul web che nel caso del Piano in questione - affermano ancora i tre consiglieri - era avvenuta il 2 agosto di quest'anno».
La notizia dell'impugnazione da parte del Comune ha avuto immediato riscontro sui social network, dove il «Comitato contro la discarica» di Motta S. Anastasia ha annunciato che, congiuntamente al Comitato di Misterbianco, si prepara a presentare un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. A giorni, spiegano sempre sui social network i promotori, sarà organizzato un incontro pubblico in cui verranno spiegate ai cittadini le ragioni giuridiche dell'impugnativa.
La Sicilia
11/11/2012