I 'No discarica' incontrano Bubbico "Stop ai rifiuti, ora guardare avanti"

Presidio Motta - MisterbiancoIn viaggio da Catania A Roma perché ‘ora bisogna guardare avanti’. Due agguerrite rappresentanti dei Comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia, Josè Calabrò e Maria Caruso hanno incontrato nella Capitale, il vice ministro Filippo Bubbico.

Sul tavolo del ministero degli Interni è finita la ‘questione discarica’, battaglia che da anni i Comitati portano avanti a difese delle due comunità. L’impianto, gestito dalla ditta Oikos, società attualmente commissariata, sorge in territorio di Motta, ma a poca distanza dal centro abitato di Misterbianco.

E’ proprio all’esponente del Governo nazionale che le due rappresentati ‘No Discarica’, hanno chiesto iniziative concrete rispetto alla conduzione della Gestione Commissariale della Discarica in questione, avviata dalla Prefettura di Catania.

In concomitanza della riunione romana, il dirigente generale dell’assessorato regionale all’Energia, dipartimento acqua e rifiuti, Domenico Armenio ha disposto, raggiunti i 240 mila metri cubi, la chiusura dell’impianto e imposto alla ditta Oikos, attualmente sotto gestione commissariale, la realizzazione della copertura provvisoria finalizzata.

“Un incontro importante – spiegano Calabrò e Caruso – per guardare avanti. Al viceministro Bubbico è stato posto infatti il problema dei comportamenti della Prefettura di Catania e dei Commissari, nominati per la Gestione la realizzazione delle opere del progetto di chiusura e Il colloquio è stato centrato proprio sulla chiusura e sulla bonifica del sito. Bubbico si è assunto l’impegno preciso di verificare tutta la vicenda della Gestione Commissariale e la congruità dei comportamenti con il mandato ricevuto”.

Se da una parte la discarica ‘Valanghe d’inverno’ chiude e una fase può dirsi conclusa, dall’altra – sottolineano i Comitati – si apre un’altra fase quella della vigilanza.

Secondo i Comitati, “la vecchia discarica di Tiritì è infatti una bomba ecologica, dove è arrivato di tutto e di più, senza pretrattamento, per quaranta anni; valanghe d’inverno contiene anche rifiuti “tali e quali”, infatti in nome dell’emergenza, nella discarica valanghe d’inverno, l’ordinanza n.8/rif del presidente crocetta del 29 novembre 2014 aveva consentito di ammettere il temporaneo conferimento diretto in discarica dei rifiuti anche non bio- stabilizzati, cioè tali e quali.

L’imminente chiusura è una vittoria per i rappresentanti dei Comitati chesi battono da anni, con tenacia, senza pause e tentennamenti (anche in momenti di scetticismo e pessimismo generalizzato), cercando di tenere insieme, cumulare competenze ed esprimere azioni volte in ogni direzione, a fronte di un intreccio di poteri. Ma l’azione del movimento non si ferma qui.

Per i Comitati ci sono tanti altri passi importanti da compiere: l’attuazione definitiva di bonifica della vecchia discarica di Tiritì e della nuova discarica ‘Valanghe d’inverno’, un provvedimento per gestire l’emergenza in Sicilia, l’attivazione dei centri di compostaggio e dei siti già individuati, per una fase intermedia delle discariche, lo stop all’emergenza, con la previsione, di un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti in Sicilia, che preveda discariche residuali necessarie, a distanza dai centri abitati, rispondenti ai requisiti di legge e adeguate alle direttive che muovono verso rifiuti zero, rendendo operativi gli impianti di compost realizzati e in via di realizzazione, organizzando l’intera filiera industriale dei rifiuti, dando finalmente applicazione alle norme vigenti (lr 9/2010) per una gestione che garantisca al minor costo, il miglior servizio per i cittadini. ciò vuol dire ribaltare quanto fin qui fatto, da tutti gli ultimi governi, sempre fondato sullo smaltimento finale della parte residuale dei rifiuti, occupandosi solo di discariche, inceneritori, gassificatori.

Costruire un modello fondato sul recupero di materia, come ci impongono le norme europee e nazionali. e’ urgente anche attuare i piani degli ambiti, come strumenti conseguenti e attuativi. solo in un contesto pianificato e regolato sarà possibile una gestione integrata efficiente e sostenibile tanto dal punto di vista ambientale, quanto da quello economico;

Fare luce e attuare provvedimenti idonei perché chiusura e bonifiche siano gestite in modo trasparente, a partire dall’attenzione del Ministero degli Interni, sulla vicenda della Prefettura di Catania e della sua Gestione Commissariale;

Iniziative incisive perché la raccolta differenziata diventi realtà, attraverso l’adozione di linee guida regionali ispirate alle migliori pratiche.

Francesca Aglieri
catania.blogsicilia.it
30/06/2015

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