Ha vinto le elezioni chi ha barato più forte

Elezioni 2017L’avevo espresso già nei miei post pubblicati in prossimità delle elezioni di Giugno, allorquando ho definito le coalizioni in lizza “squadre d’assalto” di una democrazia dei miserabili, e il risultato elettorale ha restituito conferma alla mia valutazione. Adesso, di quanto avevo dichiarato mi danno assoluta certezza gli esiti della prima adunanza del Consiglio Comunale tenutasi la scorsa settimana, quando l’abbuffata alla torta è stata spartita fra tradimenti e comparaggi di invisibili faccendieri del “tanto a me e tanto a te”, trasformando l’istituzione pubblica del Comune in strumento d’uso personale.

Dispiace, intanto, che personaggi della “Misterbianco politica” abbiano evitato di esprimere sul blog i propri commenti, chiudendosi in una posizione di passività e di pigrizia intellettuale che non rende certamente onore alla libertà di pensiero. Ma consapevole di essere antagonista di un costume che degrada la democrazia con la rozza manipolazione del voto e la devastazione delle coscienze, non posso far tacere la mia grande fatica ad accettare un esito elettorale che considero un attentato alla democrazia. Simulando, infatti, il solito canto d’amore per il paese natìo, Di Guardo ha voluto assecondare ancora il suo egocentrismo a rioccupare con qualsiasi mezzo la poltrona comunale, riportando in scena supercoalizioni e liste incoerenti anche sotto lo stesso simbolo.

Ed è la mia AUTONOMIA DI GIUDIZIO POLITICO che ora non mi fa sentire PER NIENTE IMBARAZZATO ad essere critico verso le sue squadre e contro la sua concezione di governo del Comune. Le premesse ci sono per non dubitarne, perchè già l’impatto con i primi segnali di questa nuova gestione mi fa presagire che il peggio è sempre più possibile quando al governo della Pubblica Amministrazione gli idioti governano sui “ciechi” che li hanno votati.

Tutta una farsa tramata con liste civiche che sono state “la plastica facciale” di quella pseudo-politica di cui è solito servirsi il veterano sindaco per soddisfare le sue ambizioni ed imporre una propria maggioranza “acchiappatutto” progettata a sua misura. Una Maggioranza che sicuramente ha scosso alcune genuine presenze che ora siedono in Consiglio Comunale, ma soprattutto ha fortemente messo a disagio coloro che incautamente hanno accettato di salire autostoppisti sulla CAROVANA xenogena del sibillino Di Guardo, pur conoscendo quella sua concezione a preferire “gente amministrata” piuttosto che “cittadini che amministrano”.

In verità ci mancano gli uomini politici veri… e quelli che ci offre il vuoto mercato della politica locale sono infatti assai al di sotto del ruolo o del mito che gli si vuole attribuire. Possibile che sulla gestione del Comune la MISTERBIANCO POLITICA del dopoguerra sia rimasta ferma al protagonismo della generazione degli anni 1940??. Forse che le generazioni successive, nonostante la crescita culturale e politica, non abbiano saputo o potuto sinora fare assurgere nuovi protagonisti a livelli superiori o quantomeno uguali??.

Ma il risultato sarà presto visibile quando i gruppi di eletti già autoconvocatisi nelle SEGRETE CONVENTICOLE del politicantismo manifesteranno più chiaramente la collocazione del loro praticantato…e sarà allora forse che ci sentiremo tutti responsabili perchè non siamo stati capaci di fare emergere in politica rappresentanti di primissimo piano e abbiamo consentito ogni volta al Di Guardo di aprire, per proprie convenienze, le porte del Palazzo a scellerati accordi con mestatori e vip in carriera vecchi e nuovi, fortemente INTERESSATI ad avere le loro rappresentanze in Consiglio Comunale ed in Giunta. Un gioco d’azzardo che a Misterbianco, polo d’attrazione di appetiti finanziari, ha fatto germogliare ambigui patteggiamenti che hanno assopito la scienza con la quale si governa la “polis” determinando un effetto assai DEPRIMENTE per tutta la parte sana della gioventù misterbianchese. NON CHIEDETEMI chi sono i rinnegati, perchè sarebbe da mìopi non averli visti ragliargli a favore sponsorizzando la coalizione vincente a sberleffo degli incauti elettori. E le lagnanze del dopoelezione, purtroppo, servono ora solo a rimpiangere d’aver perso la grande occasione di un vero cambiamento, perché i risultati, infatti, ci lasciano oltre ai miasmi della discarica anche i miasmi di un Consiglio Comunale generato dagli intrighi di ben 19 liste coalizzate e drammaticamente anemiche di cultura politica, fuse in un disgustoso brodo e incapaci di partorire quella partecipazione democratica vera che avrebbe dovuto porre i cittadini all’interno dei processi decisionali.

Elezioni e corsa alla poltrona, dunque, sono state tutt’altro tranne che democrazia, trasparenza e rinnovamento. Quel che emerge, invece, è ora l’esordio nuovista dell’ipocrisia riciclata a nuovo con l’impasto di metodi e abitudini del vecchio. Ma si sa che nel nostro corrotto Sistema l’appoggio va sempre a chi si mette in ordine con la legge del più forte. Ha vinto, infatti, l’intrigo di chi in campagna elettorale ha BARATO alla grande; ed in Consiglio Comunale le prove tecniche d’imbonimento della prima adunanza sono riuscite secondo i patti assunti nelle segreterie di Vip manovratori che (traghettati al PD dall’ex Art.4 del fu Lino Leanza) hanno costituito l’ibrido comparaggio all’elezione del sindaco e coi quali ora ai Consiglieri dell’attuale Maggioranza è conveniente andarci d’accordo per condiscendenza al capocarovana.

Ma i prodromi di quel che già accade non lasciano ben sperare, perché UNA CLASSE DIRIGENTE non si inventa in una tornata elettorale, ma si fa con quelli che si sono distinti nel dibattito sociale del paese e che hanno dimostrato di essere una risorsa da farne diventare un “BENE COMUNE”. Le mie considerazioni certamente non rappresentano il pensiero di un gruppo, tuttavia auspico che adesso la società misterbianchese rompa il proprio “digiuno politico” per risvegliare le coscienze e trasformarsi in opposizione popolare per una rinascita veramente democratica nella gestione del Comune.

Enzo Arena
www.webalice.it/arenavincenzo
12/07/2017

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Analisi attenta e analitica

Analisi attenta e analitica in tutte le sue sfaccettature. Si percepisce una lieve tristezza e una grande delusione per tutto quello che è accaduto. Si sperava, non dico in un risultato totalmente diverso, ma che almeno desse un barlume di speranza e di fiducia. Purtroppo l'amucchiata eterogenea ed amorfa ha dato risultati bulgari e questo sta a significare l'immaturità dei cittadini che poi son buoni semplicemente a lagnarsi e criticare con frasi che si ripetono sempre allo stesso modo e guarda caso anche fra la neo maggioranza. Io consiglerei, a volte, al nostro popolo e parlo di quello siciliano in toto, di guardarsi, ogni tanto, allo specchio e con un sorriso sornione sputare in alto e aspettare che il liquido cada in testa. Un valore minimo positivo di queste elezioni si intravede nel risultato dei voti dati ai candidati sindaci: Il candidato 5S ha ottenuto circa 1000voti in più che la lista che lo sosteneva, mentre il Di Guardo ha ottenuto, con tutto il trascinamento, voti in meno rispetto alle liste che lo hanno appoggiato. La democrazia, a questo punto, si è resa latitante e la maggioranza ha fatto man bassa di presidenza e vice del consiglio comunale. Adesso vedremo che faranno man bassa di tutte le presidenze di commissione. A proposito, ho saputo che sono stati nominati alcuni esperti: contentini a persone che non sono riusciti a essere eletti consiglieri. Mi chiedo? che senso ha tutto questo se esistono gli assessori? Sono questi malgrado le nomine, considerati persone incapaci? E poi... già i mal di pancia fra questa maggioranza così variegata stanno venendo fuori con l'approssimarsi delle elezioni regionali e provinciali... ma questo certamente per il bene del nostro paese. Vedremo.

Enzo Messina

 

 

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