"Gli Orti del Mediterraneo": a Misterbianco un sogno di inclusione e "antimafia sociale" diventato realtà

ImmobileDal contrasto all’illegalità, alla bellezza di una comunità che si fa “prossima” ai più deboli, frutto della sinergia convinta e vincente tra istituzioni e privato sociale organizzato. Presenti autorità, forze dell’ordine, amministratori comunali vecchi e nuovi (compreso l’ex sindaco Di Guardo), associazioni, operatori scolastici e sociosanitari; per inaugurare la nuova struttura in contrada Vazzano che si aggiunge a quella consegnata nel 2016 in un luogo sottratto alla criminalità organizzata e subito attivato (a differenza di molti altri) come presidio visibile di inclusione solidale.

La significativa lettera fatta pervenire dall’ex commissario straordinario Salvatore Caccamo e tutti gli interventi, a partire dal sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, hanno sottolineato la grande valenza sociale di quanto si sta facendo e si intende ulteriormente fare. E’ “antimafia sociale” come impegno comunitario, accrescimento della cultura della legalità, dello sviluppo e dell’integrazione sociale.

«Quanto di più esemplare e significativo si possa fare in questi percorsi di legalità e cittadinanza attiva - sottolinea il prefetto Maria Carmela Librizzi - perché, lavorando con sinergia di squadra, al recupero di un bene dalla criminalità si aggiunge il reinserimento di giovani svantaggiati, dando loro speranza e futuro». «Si risponde alle esigenze di lavoro, di formazione e socialità - ricorda il dott. Salvo Cacciola, presidente della Rete Fattorie sociali - e curiamo anche il “dopo di noi” per promuovere l’autonomia dei giovani nella gestione successiva della loro vita. Tutto con percorsi individualizzati e competenze specifiche, senza alcuna improvvisazione, sperimentando con gioia un’integrazione concreta, grazie anche a una comunità di Misterbianco sempre vicina». La dott.ssa Claudia Cardillo, presidente della cooperativa sociale Energ-Etica, chiarisce: «La nostra cooperativa, nata nel 2010 per l’inclusione sociale dei ragazzi affetti da autismo, ribalta la logica assistenzialistica: nello stare assieme e dall’incontro con la natura e l’imparare facendo, qui le persone si professionalizzano e lavorano. E anche i ragazzi delle scuole in visita guidata imparano per poi fare. Grazie alla preziosa “rete” sociale e a un gruppo speciale di operatori impagabili (li cita uno per uno), qui abbiamo già laboratori per la produzione della pappa reale e del miele, e abbiamo creato una filiera di trasformazione dei semi di canapa e altri».

«Qui si lancia un messaggio di fratellanza per generazioni nuove», dice il parroco Giuseppe Raciti, in rappresentanza dell’Arcivescovo mons. Luigi Renna, prima della benedizione. «Una testimonianza concreta che i sogni possono diventare realtà - aggiunge il dott. Luigi Patitucci dell’associazione “Libera” - proseguendo la missione di chi per la legalità ha dato la vita e acquisendo valore aggiunto ed energia propulsiva». E da nonna l’avv. Adriana Laudani, in rappresentanza dei familiari: «Questi ragazzi speciali sono i protagonisti e la ragione di tanto impegno. E‘ una battaglia per l’affermazione dei loro diritti costituzionali e fondamentali, e delle opportunità di una vita degna di essere vissuta, per costruire una comunità più solidale che è misura di civiltà». Poi la visita all’intera struttura produttiva e la degustazione dei prodotti tipici del sodalizio.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
06/07/2022

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