Gaetano Battezzato inaugura Gesti Contemporanei

Con "Open the door and see", una rilettura di Barbablù, la rassegna 'collaterale' del Teatro Stabile sui legni del Musco





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Luci sinistre e cupe. Blu notte, blu paura; blu: ad
evocarne il nome temuto; rossa: come le sue azioni o la passione. Con “Open
the door and see” Gaetano Battezzato e Marina Blandini, coreografi e autori,
regalano sui legni affollati del Musco, per la ‘prima’ di “Gesti
Contemporanei”, la rassegna collaterale del Teatro Stabile, una narrazione
a-lineare, di maestosa suggestione, riscrivendo il mito di Barbablù.

E’ ancora una
“relazione pericolosa” (si pensi a “Metamorphes”) ad essere indagata
dalla danza-teatro di Battezzato/Blandini: da un lato, lui, il signore oscuro,
un po’ folletto dispettoso, un po’ antiangelo un po’ saltimbanco e mago,
avvolto nella nera mantella che l’avvolge come un nosferatu: non certo e non
solo il fosco bruto asserragliato nel maniero che ne nasconde le atrocità, ma
un individuo prigioniero anche della sua solitudine; dall’altro la sensuale
Judith – una energetica e fascinosa Sandra Falcone – ad incarnare
il femminino selvaggio, vitale e sfuggente.

Sulle tracce
dello splendido “Chateau de Barbe Bleu” di Bartòk, concentrata in un
microspazio che ne richiama altri - camera di tortura, segreta, ma anche luogo
della mente e dei suoi incubi e punto di fuga – la piece della Compagnia
Teatri del Vento, analizza un rapporto dagli equilibri tenui (e un filo può
diventare lama, catena, laccio di complice passione). Sul palco quasi nudo i
loro corpi, collidono s’infrangono tra desiderio e ripulsa, tra punizione e
libertà, tra gioco e reciproche  sottomissioni
sostenuti da un commento musicale magnifico:
il minimalismo inquinato di
pathos di Adams, la ‘trance dance’ di Aphex Twin, l’industrial
contrastante degli Einstürzende, i
ritmi acidi di Plastikman fino alla chimica musicale di Varèse, 
tra strutture basate su dilatazioni, rarefazione, pause, silenzi.

Alla fine il
cono di luce che dilaga finalmente dalla parete infranta permette a tutti di
“aprire la porta e vedere” dentro l’anima e dentro la speranza. Si replica
fino a stasera.

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